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Acquisto del Milanaccio, Borgosesia prende tempo

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Il futuro del Centro sportivo cittadino resta al centro del confronto politico-amministrativo valsesiano 

Il destino del Milanaccio tra Borgosesia e Varallo. Il Centro sportivo era passato di proprietà del Comune di Varallo nel 2007, pochi mesi dopo la chiusura della struttura, per consentire di riprendere le attività sportive: era entrato a far parte, attraverso una concessione a terzi, della “Centro sportivo Milanaccio srl”, società che gestisce anche la varallese Villa Becchi. Da Varallo, più volte ribadita, la volontà è quella di liberarsi del Centro sportivo. E un rientro alla base, ossia a Borgosesia, può sembrare la via d’uscita più naturale. Tuttavia l’entità dei costi rende complessa l’operazione. «Se ne parla da tempo, e ci sono stati diversi contatti – conferma il sindaco Paolo Tiramani -. D’altronde le due amministrazioni comunali viaggiano in sintonia e hanno ottimi rapporti, e l’obiettivo comune è di mantenere attivi i servizi garantiti dal Centro sportivo. Si comprende perfettamente l’intenzione di Varallo di cedere l’impianto e tutti auspichiamo l’intervento di soggetti privati».

Borgosesia resta al momento alla finestra, per capire l’evolversi della situazione: «Se dovessero esserci problemi, in extrema ratio, il Comune potrebbe intervenire perchè il Centro sportivo aggrega servizi essenziali per la comunità. Si tratta comunque di un’operazione impegnativa per quanto riguarda i costi: le perplessità non sono legate al valore dell’immobile, e un accordo si può trovare, quanto sui costi per la ristrutturazione e sui rapporti con la gestione».

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