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Addio Adriano, grande amico del calcio. Aveva solo 52 anni

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Addio Adriano, grande amico del calcio. Aveva solo 52 anni. Aveva una gamba amputata ma non rinunciava a seguire i “suoi” ragazzi. L’ultima volta il 6 novembre, poi il dramma.

Addio Adriano, grande amico del calcio. Aveva solo 52 anni

Anche con una gamba amputata, non aveva mai rinunciato a seguire dalla tribuna i ragazzi dell’Accademia Calcio Borgomanero. Adriano Perrotta, da tempo ammalato, ha cessato di vivere l’altra sera all’ospedale Maggiore di Novara.

Ancora domenica 6 novembre era presente allo stadio. Ma sapeva che avrebbe potuto essere l’ultima, perché era in programma il ricovero per amputare anche l’altra gamba. A seguito dell’intervento è andato in coma, dopo di che ha cessato di vivere.

Residente a Borgomanero, aveva solo 52 anni.

Il ricordo dell’Accademia

L’Accademia Borgomanero ha voluto ricordarlo così: «Siamo profondamente scossi e turbati dalla notizia che di fatto ha sconquassato la nostra attività. È con profondo dolore che abbiamo appreso la notizia della scomparsa di Adriano Perrotta. Nostro indiscusso primo tifoso.

Sempre al campo allenamenti e partite. Pioggia o sole. Un profondo amore per la squadra della sua città. Hai lasciato un vuoto incolmabile. Sentite condoglianze alla famiglia. Ciao Adriano, guarda i tuoi ragazzi da lassù».

Personaggio amato nel mondo dello sport

Tutto il mondo sportivo che ruota intorno a Borgomanero, ma non solo, conosce Adriano. La sua presenza in tribuna e la sua simpatia lo avevano reso un personaggio molto popolare.

Tant’è che domenica i rossoblù giocheranno con il lutto al braccio in occasione della gara casalinga contro il Volpiano Pianese.

Il funerale in parrocchiale

Le esequie sono in programma per domani, sabato 19 novembre, alle 11 nella chiesa di San Bartolomeo a Borgomanero.

Perrotta, prima di ammalarsi, faceva il carpentiere. Domenica 6 novembre era come sempre allo stadio Margaroli per assistere al match dell’Accademia contro l’Alicese Orizzonti. A fine gara davanti ai giocatori scoppiò a piangere: il giorno dopo avrebbe dovuto operarsi per amputare anche l’altra gamba destra. Dopo l’intervento è entrato in coma e non si è più svegliato.

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