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Allarme siccità in Piemonte: arrivano i razionamenti

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Allarme siccità in Piemonte: arrivano i razionamenti. Si chiede lo stato di calamità per l’agricoltura. Appello dell’Arpa ai cittadini: non sprecate acqua.

Allarme siccità in Piemonte: arrivano i razionamenti

Il Piemonte annuncia la richiesta dello stato di calamità per l’agricoltura. Ma anche gli acquedotti civici cominciano a segnare rosso, anche se per il momento in numero limitato.

Sono gli effetti di un inverno senza pioggia e senza neve che cominciano a farsi sentire. E che si prospettano sempre più gravi.

I centri già in allarme

Nel Biellese, Vercellese e Casalese i gestori degli acquedotti hanno chiesto ad alcuni sindaci di firmare provvedimenti per limitare il consumo di acqua ai soli usi essenziali. La richiesta riguarda Borgosesia, Brusnengo, Curino, Lozzolo, Roasio, Sostegno e Villa del Bosco. Limitazioni già in atto in altri Comuni.

Nel Novarese sono oggi considerati a rischio questi comuni: Borgomanero, Fontaneto d’Agogna, Suno, Vaprio d’Agogna, Momo, Marano Ticino, Invorio, Gozzano, Paruzzaro, Gargallo, Maggiora, Boca, Cavallirio, Orta San Giulio, Cressa, Cureggio, Castelletto Sopra Ticino.

L’appello dell’Agenzia regionale protezione ambientale: non sprecate

«Faccio appello a tutti i cittadini – ha detto l’altro giorno il direttore di Arpa Piemonte, Angelo Robotto -: non sprecate l’acqua. Abbiamo di fronte un altro mese di caldo e secco. Sulla base dei dati che Arpa elabora ogni giorno e delle previsioni, l’emergenza idrica è seria. Non sta a noi stabilire misure di razionamento, ma è un’ipotesi che, alla luce dei numeri, non mi sento di escludere».

La situazione

Questo è il quadro della situazione, sempre secondo Arpa:

“Quest’anno, ancora più di altri anni il cambiamento climatico sta influenzando tutti gli elementi. 111 giorni consecutivi senza pioggia, e la continua carenza di precipitazioni, hanno avuto e hanno ancora ripercussioni su aria, acqua e territorio. I bacini scarseggiano di acqua, il suolo è secco e l’agricoltura ne risente pesantemente, così come l’aria. Arpa Piemonte presenta i dati che arrivano da studi, monitoraggi, analisi, controlli, verifiche e validazioni. Ma non si ferma. Con le nuove competenze sulla ricerca ha iniziato a correlare tutte le matrici ambientali per poter dare elementi, risposte e proposte tecniche puntuali per continuare, sempre più efficacemente, a proteggere l’ambiente”.

La montagna in difficoltà

Come ha riferito l’assessore regionale Matteo Marnati, anche le sorgenti delle montagne si stanno via via esurendo, e non saranno certo i temporali estivi a rimetterle in salute.

L’agricoltura e lo stato di calamità

Per le coltivazioni la Regione chiederà lo stato di calamità naturale.

 

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