Attualità
Arona-Santhià, la Regione ora apre uno spiraglio
Arona-Santhià, se ne è discusso di nuovo con la Regione.
Arona-Santhià, il progetto torna in auge
Migliorare i servizi nell’immediato e sostituire i treni nel medio-lungo periodo sulla tratta ferroviaria Arona – Milano: sono gli obiettivi principali emersi dall’incontro ad Arona tra l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi, l’omologa lombarda Claudia Maria Terzi, gli amministratori delegati di Trenitalia Orazio Iacono e di Trenord Marco Piuri, e i sindaci del territorio, tra i quali i primi cittadini di Novara, Alessandro Canelli, e di Arona Alberto Gusmeroli. Gli assessori si incontreranno regolarmente per verificare l’avanzamento dei piani e per condividere eventuali integrazioni. «Ciò che vogliamo entrambi – ha evidenziato l’assessore Gabusi – sono servizi efficienti. Siano essi treni o bus o altri mezzi: vogliamo che il cittadino possa viaggiare con comfort e puntualità. Certamente il servizio attuale è da rivedere e lo stiamo facendo. Occorre però essere realistici e rendersi conto che in assenza di budget per investimenti immediati ciò che possiamo fare è utilizzare al meglio i servizi e i mezzi che già abbiamo. Su questo punto sono sempre stato molto chiaro: non possiamo sostituire tutti i treni nell’immediato, dobbiamo però pianificare e programmare per il futuro, affinché parta il processo di rinnovamento complessivo del materiale rotabile, senza dimenticare che nel periodo di transizione dobbiamo far funzionare meglio il servizio attuale».
Non è mancata occasione, nel corso dell’incontro, di parlare della linea ferroviaria Arona – Santhià, sospesa dal 2012. Fino a tale data sulla linea circolavano 16 treni al giorno in settimana e 6 nel week end, con una media di circa 50 utenti a treno nei giorni feriali. «Come per molte altre tratte sospese non voglio vivere di sogni, né creare illusioni nei cittadini, per cui confermo che la Regione sta mettendo mano alle tratte sospese per capire come migliorare il servizio, tenendo conto del fatto che realisticamente si può ottimizzare e implementare il servizio di autobus, che ha un certo costo, mentre su alcune tratte ferroviarie, gli interventi al momento non sono economicamente sostenibili. Riattivare il treno tra Arona e Santhià ad esempio costerebbe 3,4 milioni in più all’anno rispetto allo stesso servizio effettuato con i bus e con il Fondo nazionale TPL che rimane invariato queste sono cifre che non possiamo permetterci
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