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Asl Vercelli: 90 posti letto in meno contro i turni massacranti

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L’Asl di Vercelli comunica la riduzione di 90 posti letto come soluzione alla mancanza di personale e al sovraccarico lavorativo degli operatori sanitari.

Lo riferiscono i sindata: l’Asl di Vercelli comunica la riduzione di 90 posti letto come soluzione alla mancanza di personale e al sovraccarico lavorativo degli operatori sanitari.

Le 11 ore d’intervallo tra un turno e l’altro avrebbero dovuto garantire il riposo e il recupero psico-fisico degli operatori sanitari e invece all’Asl di Vercelli si sono predisposti turni che non garantiscono il riposo di 24 ore e si configura la possibilità di non avere nemmeno un doppio riposo, neanche nel giro di 14 giorni (come peraltro previsto dalla normativa vigente).

«La scelta  della direzione Asl Vercelli di applicare la normativa europea senza assumere nuovo personale, senza ampliare i turni in guardia attiva e senza considerare il Ccnl, sta producendo gravi conseguenze operative e organizzative nei reparti vercellesi. La cura sta diventando peggio che la malattia – spiegano i sindacati – .  Ancora una volta pagheranno i malati e i lavoratori! Sono esempi emblematici i turni programmati dalla Direzione dove la pronta disponibilità nei reparti ha sostituito da anni la guardia attiva. In taluni reparti  si stanno imponendo turni in pronta disponibilità che costringeranno i pochi operatori presenti a effettuare cicli che potrebbero superare le 2 settimane, senza un vero riposo psico-fisico. La gestione delle assenze improvvise, poi, sarà di nuovo lasciata alla buona volontà dei singoli lavoratori e coordinatori».
E aggiungono ancora: «I reparti più coinvolti sono quelli dove il rischio ‘errore’ e stress psico-fisico è molto elevato (blocchi operatori Vercelli-Borgosesia, DEA e Pronto Soccorso Borgosesia, Ostetricia, Radiologia, Emodinamica, Gastroscopia, ecc.) e ciò è inaccettabile.  Il danno causato ai pazienti, oltre che ai lavoratori, è enorme. Del resto, chi prenderebbe  un aereo guidato da un pilota costretto a lavorare per oltre 14 giorni di fila? Un lavoratore della sanità  stanco non  lavora in sicurezza».  
La nota della Cgil prosegue: «La Direzione dell’Asl Vercelli, con le recenti disposizioni, è riuscita a peggiorare la condizione dei lavoratori e il servizio offerto, tant’è che nell’ultimo incontro con le parti sindacali ha annunciato di risolvere il problema dei ‘riposi degli operanti sanitari’ con la riduzione dei 90 posti letto, previsti dal piano regionale. Chiusura di servizi (si ipotizza anche la possibilità di rinviare esami diagnostici programmati) e riduzioni di posti letto vengono presentati come la soluzione della grave carenza di organici. Tutto ciò è inaccettabile! La normativa sui turni andava applicata dal 2003 ed entro un anno dalla disposizione europea, ma nulla è stato pianificato prima dello scorso novembre. All’Asl Vercelli da giorni è il caos organizzativo: mentre si tenta di ottemperare alla regola delle 11 ore  d’intervallo tra i turni, se ne programmano altri, oltre i limiti contrattuali (15-18 turni di reperibilità al posto delle 6 previste da contratto) e oltre limiti fisicamente sopportabili».
L’ultimo incontro avuto con la Direzione sanitaria non ha prodotto soluzione. I sindacati promettono battaglia per attivare le vie opportune per tutelare pazienti e operatori. A seguito delle assemblee che si stanno svolgendo in Asl, i lavoratori hanno dato mandato ai rappresentanti sindacali di avviare tutte le iniziative necessarie. Il 15  dicembre è stata consegnata al Prefetto della Provincia di Vercelli la richiesta di un incontro urgente tra le parti (organi di vigilanza compresi) da parte della  Rsu Asl Vercleli – CgilFp – UilFpl – Cisl Piemonte Orientale – Club Vercelli Valsesia.   Si è in attesa di convocazione.

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