Attualità
Autobotti contro la siccità: frazione di Coggiola già rifornita più di 40 volte
Autobotti contro la siccità. L’acquedotto della frazione Viera di Coggiola ha già avuto bisogno di ben 47 interventi.
La siccità ora si fa sentire: rifornimenti con autobotti da Varallo fino a Coggiola
Si deve ricorrer alle autobotti per cercare di arginare i disagi legati alla siccità. È la zona delle frazioni alte di Varallo ad essere maggiormente interessata dai rifornimenti, ma anche in Valsessera non mancano i problemi nella zona di Coggiola. Cordar Valsesia sta monitorando la situazione, da tempo ha chiesto ai Comuni di adottare le opportune ordinanze. E ora anche in alta Valsesia il problema inizia a farsi sentire soprattutto con l’arrivo dei turisti.
Autobotti in azione
Nei casi estremi si è proceduto a portare l’acqua con le autobotti. Secondo i dati forniti dalla Regione, sono stati effettuati 33 viaggi nella zona della Val Mastallone per andare a distribuire acqua con le autobotti: 5 viaggi fino a località Gula di Cravagliana, tre in località Costa di Fobello, ben 23 i trasporti effettuati a Cervarolo Villa inferiore di Varallo, un viaggio per frazione Gerbidi e per Verzimo. Ha sete anche Valduggia dove si è intervenuti con nove viaggi nelle zone della Colma, Castagnola e Maretti. Il tutto ha comportato una spesa di circa 10mila euro
Anche in Valsessera la situazione idrica inizia a preoccupare. Sono stati 47 i viaggi per non lasciare i rubinetti asciutti a Viera di Coggiola, 12 alle Piane di Coggiola. Anche la Colma di Curino è un’altra zona dove l’acqua continua a mancare con 14 rifornimenti. È la montagna finora il territorio che ha più sete.
Cordar Valsesia sta monitorando la situazione in modo costante come ha ricordato il presidente Paolo Croso durante l’assemblea: «C’è piena collaborazione con i Comuni».
Lavori di emergenza
Sono stati programmati anche una serie di lavori di emergenza. A Quarona si è proceduto con la realizzazione di una interconnessione con l’acquedotto Varallo nella zona industriale, mentre a Mollia in frazione Casa Capietto si è proceduto ad attivare una presa di emergenza recuperando una risorsa idrica. Per questi due interventi sono stati spesi oltre 7mila euro.
A Trivero, nel Comune di Valdilana, si è deciso di intervenire con una spesa di 24.303 euro per andare a potenziare il gruppo di pompaggio dell’acquedotto. «Già quest’inverno abbiamo avuto problemi nell’approvvigionamento dell’acqua – ricorda il sindaco Mario Carli -. Cordar Valsesia si è attivato per cercare soluzioni».
Dighe sotto controllo
E intanto si monitora la situazione anche delle dighe. Al momento sono sotto controllo, anche se il livello si è abbassato. Per la diga di Masserano e di Asei il livello si è abbassato, ma nella norma per il periodo. Situazione sotto controllo alla diga delle Mischie in alta Valsessera dove il Consorzio di Bonifica della Baraggia continua a puntare sull’aumento dell’invaso. Ovvio che se nei prossimi mesi non pioverà, la situazione potrebbe diventare molto seria.
Non è in sofferenza la diga di Camandona che, oltre all’irrigazione, l’acqua alimenta anche gli acquedotti dei paesi della valle di Mosso.
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