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Biblioteca Maggiora: lascito Fasola regala più di cento volumi

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Biblioteca Maggiora: arrivano più di cento libri a disposizione della comunità. È il lascito di Maria Teresa Fasola.

Biblioteca Maggiora: lascito Fasola regala più di cento volumi

Il gruppo Alpini di Maggiora ha ricevuto un lascito testamentario consistente in una considerevole raccolta di libri. La benefattrice è Maria Teresa Fasola, scomparsa il 30 novembre scorso. La ex concittadina viveva ormai da tanti anni a Torino, ma ha sempre portato nel cuore il suo paese d’origine.

Le penne nere e l’amministrazione comunale hanno accolto con piacere la preziosa donazione. Per il paese è infatti una grande opportunità di arricchimento culturale.

Viveva a Torino ma aveva mantenuto la residenza

«Conoscevo molto bene Maria Teresa – spiega Paolo Jean, capogruppo degli alpini maggioresi –. Il suo è stato un gesto molto generoso. A Maggiora era rimasta fino ai dieci anni di età, poi, dopo un periodo vissuto a Borgomanero si era trasferita a Torino. Nel capoluogo fu impiegata di banca per molti anni. Aveva però mantenuto qui la residenza e vi tornava appena possibile».

«Aveva molti interessi, era molto curiosa e collaborava assiduamente alla stesura dei libri sulla storia e la vita di Maggiora, poi stampati dalla scuola serale di disegno del paese».

Il lascito

La collezione è composta da oltre un centinaio di volumi, che andranno catalogati con cura. «Molti di essi sono ancora a Torino e pian piano li stiamo trasportando per creare una lista dettagliata – spiega ancora Jean –. Si tratta per lo più di libri di attualità politica, economica e religiosa. Nella biblioteca “Giuliano Fornara”, nella nostra sede, terremo quelli di storia, mentre il resto sarà destinato a un locale a disposizione del Comune, dove pure saranno consultabili dalla cittadinanza».

Il thriller di un maggiorese

Vi è però un libro a cui il capogruppo degli alpini tiene particolarmente e che sarà donato alla biblioteca comunale. «Si tratta de “La ragazza dai capelli rossi”, un thriller scritto da un maggiorese, Antonio Macchi, che pochi ricordano. Questo perché ha vissuto per lunghi anni a Pino Torinese, dove si era sposato e dov’è sepolto. Oltre ad aver scritto questo libro, edito da una casa editrice di Firenze, Macchi ha anche collaborato a diversi articoli sulla storia di Maggiora, che sono tra le opere pubblicate proprio dalla Scuola di disegno».

Altri libri nella vecchia sede dell’Avis

I volumi che non troveranno posto nella biblioteca delle penne nere saranno trasportati in una sede, dove già è sistemato l’archivio dell’ufficio tecnico. «Si tratta della vecchia sede dell’Avis e degli alpini – spiega il sindaco Roberto Balzano –, situata sopra l’asilo, che abbiamo allestito in modo che possa essere utilizzato dalla biblioteca comunale».

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