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Bolli auto fantasma, Ghemme vuole una ”class action” per evitare il danno e la beffa

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I casi contestati sono riferibili alla stessa tabaccheria: centinaia di cittadini coinvolti

Come qualcuno aveva ipotizzato, a Ghemme si vuole far partire una class action (cioè un’azione giudiziaria collettiva) «per tutelare tutti i cittadini ghemmesi e non, ai quali la Regione Piemonte e i gestori delle forniture elettriche e del gas, chiedono un pagamento comprensivo di mora di bolli automobilistico o bellette che risultano insoluti. I versamenti  – scrive Sabrina Marrano, una dei proponenti – in realtà sono stati tutti effettuati presso una nota tabaccheria di Ghemme ma nessun ente ha mai ricevuto nulla. Pertanto per risolvere al meglio la situazione in corso si è organizzato un incontro pubblico che si terrà il 15 ottobre a Palazzo Gallarati (ex Asl) in piazza Castello Ghemme, al quale parteciperà l’avvocato Luigi Rondini del Foro di Novara. In tale sede si raccoglieranno i documenti necessari a valutare l’intero ammontare dell’ammanco e la strada da intraprendere per risolvere la questione».

Coloro che hanno avuto questo tipo di problema sono invitati a presentarsi muniti delle fotocopie di questi documenti: carta di identità, codice fiscale, ricevute pagamenti, certificato di proprietà dell’autovettura, denuncia ai carabinieri o alla finanza. Per chi si trovasse in difficoltà a partecipare personalmente all’incontro sarà possibile consegnare la documentazione nella “La Lavanda Ria”, in piazza Antonelli 14 a Ghemme.