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Borgosesia, all’Ipsia la scuola si fa bella

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Il progetto “La bella scuola” vede la collaborazione di alcune aziende locali e della Provincia e mira a rendere più accoglienti i locali scolastici.

Una scuola più accogliente e curata grazie all’impegno degli studenti. E’ stato presentato giovedì mattina il restyling dell’aula della terza B indirizzo meccanici dell’Ipsia Magni: pareti totalmente ridipinte, colori più accesi con tanto di greche e scritte. E il lavoro non è finito: dopo la prima aula potrebbero venire messe a nuovo le altre classi dell’istituto professionale di via Marconi.

Il progetto che ha coinvolto gli alunni si è reso possibile grazie ai contributi ricevuti da alcune aziende locali e dalla Provincia. Nello specifico per l’aula inaugurata giovedì è stato fondamentale il finanziamento della ditta “T.M.G. Gattoni” di Gozzano. E’ stato Alessio Gattoni, figlio del titolare dell’azienda novarese, e studente dell’Ipsia, a tagliare il nastro per l’inaugurazione dell’aula rinnovata.

Il progetto “La bella scuola” ha preso spunto dalla volontà di alcuni insegnanti, in particolare della docente Rosetta Lisi: «Ne ho parlato con i ragazzi e subito ho ricevuto la loro approvazione – ha commentato -. Si sono dimostrati davvero interessati, e non solo a parole, ben presto li ho visti operativi: si sono impegnati per far sì che la loro aula diventasse più decorosa, più curata e viva. Hanno dipinto, pulito, sistemato tutto, impegnandosi con passione». A completare il lavoro anche una frase di Guido Gozzano tracciata in blu a decorare la parete.
A breve potrebbero avere una nuova estetica anche altre aule: «Abbiamo ricevuto contributi da altre ditte locali – ha ricordato il dirigente scolastico Alberto Lovatto -: se i ragazzi di altre classi saranno interessati a darsi da fare per sistemare le loro aule non devono fare altro che avvisarci. L’augurio è che a breve tutte le tredici classi dell’istituto possano essere sistemate, e se possibile anche i corridoi».

L’obiettivo del progetto è di rendere più accoglienti le aule della scuola: «Gli studenti hanno diritto di avere una scuola decorosa – ha proseguito Lovatto – quindi è giusto fare il possibile per migliorarla. Con questo progetto vengono coinvolti direttamente gli stessi ragazzi. E non solo per lavorare manualmente, ma anche per decidere in prima persona, per esempio i colori da utilizzare».

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