Borgosesia resta attivo il servizio dog sitter per i malati di Covid

Borgosesia resta attivo il progetto per occuparsi degli animali delle persone in quarantena.

Borgosesia resta attivo il servizio dog sitting

Un servizio di dog sitting per le persone che, essendo in quarantena, non possono portare a spasso il loro cane. E’ operativo il progetto che vede Comune di Borgosesia e la Croce rossa cittadina uniti per l’assistenza ai malati Covid proprietari di animali.
Il servizio viene svolto a sostegno delle persone costrette in casa dalla malattia o che devono osservare la quarantena e hanno necessità di affidare a qualcuno il proprio cane per la passeggiata quotidiana ed eventuali altri incombenze legate all’animale domestico.

Le passeggiate

Il servizio prosegue tuttora: «Abbiamo avviato quest’esperienza a novembre – spiega l’assessore comunale con delega alla tutela degli animali, Eleonora Guida – e sono diverse le famiglie che in questi mesi hanno richiesto il nostro aiuto per la gestione dei loro cani, in particolare per l’esercizio quotidiano, con la passeggiata e lo sgambo. E’ un problema oggettivo per chi si trova isolato per il Covid, senza la possibilità di affrontare la spesa per affidare il cane a un dog sitter. All’epoca – continua l’assessore – ho chiesto la collaborazione della Croce rossa di Borgosesia e della sua presidente Daniela Denicola che subito si è attivata per offrire l’aiuto richiesto. Siamo partiti e il servizio funziona ancora adesso perfettamente. Oltretutto, i volontari danno molto di più, perché svolgono il servizio con evidente amore per gli animali, offrendo anche una interazione con i cani che vengono loro affidati».

Come aderire

Per chi fosse interessato, per usufruire di un dog-sitter volontario è sufficiente telefonare all’ufficio staff del Comune al numero di telefono 0163.290210, e verrà presa nota della richiesta per assicurare l’intervento
«Siamo stati tra i primissimi in Italia a istituire questo servizio – aggiunge l’assessore Eleonora Guida -, un sostegno che offriamo alle famiglie borgosesiane grazie a volontari estremamente disponibili e dotati dei necessari dispositivi di protezione, trattandosi di personale formato dalla Croce rossa e dunque attento al rispetto assoluto delle norme di sicurezza sanitaria».

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