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Cantieri per 471mila euro in Valsessera: li apre il Cordar

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Gli interventi riguardano il sistema fognario

Interventi sulla messa a norma degli scarichi fognari: il Cordar Valsesia al lavoro in Valsessera.

Terminati i lavori di adeguamento a Viera di Coggiola e in frazione Castagnea di Portula, ora Cordar Valsesia ha avviato ulteriori quattro interventi sempre in Comune di Coggiola e di Portula per dotare altrettanti tronchi fognari di un’opportuna forma finale di depurazione, nel rispetto di quanto previsto dalla vigente normativa ambientale.

Si tratta di risorse che arrivano direttamente dal consorzio, si parla dell’investimento di 471mila euro, mentre saranno oltre 150 le famiglie interessate da queste opere.

«Al nuovo impianto di depurazione a servizio di frazione Case Chietti di Coggiola, posto in un’area ad est dell’abitato, verranno collegati mediante una nuova linea fognaria i due scarichi urbani esistenti non depurati – spiega il presidente di Cordar Valsesia Paolo Croso -. Il sistema di trattamento, previsto per circa 30 abitanti, sarà caratterizzato da una fossa biologica bicamerale, avente la funzione di dissabbiatore e decantatore, seguita da un filtro percolatore anaerobico, utile per un buon trattamento biologico dei reflui, e da una fossa imhoff finale».

In frazione Solivo di Portula è in corso di completamento la realizzazione di un impianto di depurazione analogo a servizio di circa 50 abitanti, a cui convergeranno i due collettori fognari esistenti. Mentre il nuovo impianto di trattamento reflui di frazione Rivò di Coggiola, recapitante i reflui depurati nel rio Canaletto, è previsto a valle dell’abitato, a monte di un sentiero sterrato esistente ed è stato dimensionato per 60 abitanti complessivi. Sarà costituito da degrassatore e dissabbiatore e da una fossa imhoff. La stessa tipologia impiantistica, per circa 15 abitanti, è stata prevista in località Piane; anche in questo caso i reflui depurati verranno scaricati nel rio Canaletto.

E osserva ancora Croso: «In generale tutti i depuratori previsti saranno costituiti da vasche monoblocco in materiale plastico, completamente interrate, coperte e sigillate. In alcuni casi, come a Solivo di Portula e Case Chietti di Coggiola, è stato necessario prevedere un’ubicazione diversa rispetto al punto di recapito degli scarichi preesistenti, individuando aree meno impervie tali da agevolare la costruzione e la successiva manutenzione degli impianti». Tutti infatti saranno raggiungibili dai mezzi di spurgo, grazie anche alla realizzazione di piste di accesso dedicate.

La morfologia delle aree interessate ha permesso che si sia scelta un’impiantistica semplice ma efficace, rispettosa della normativa di settore. Tutti gli impianti saranno contenuti e delimitati da una recinzione in paletti e rete metallica zincati e plastificati con cancello per l’accesso carraio.

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