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‘Carceri Piemonte, incentivare celle aperte per la sicurezza’

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Movimento 5 Stelle in visita alla casa circondariale di via dei Tigli a Biella

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“Per le carceri piemontesi la soluzione più efficace per garantire la massima sicurezza pubblica è proporre attività condivise tra detenuti e personale di polizia penitenziaria. Ne siamo sempre più convinti dopo la visita che abbiamo condotto venerdì (nda – 09 c.m.) presso la struttura penitenziaria di Biella, dove alla presenza della direttrice Antonella Giordano siamo tornati dopo un anno a visitare i locali interni (mensa, celle, laboratori) e gli spazi esterni (dedicati alla coltivazione di frutta e ortaggi per autoproduzione e vendita)”.

Lo dichiarano gli eletti M5S del territorio, il deputato Mirko Busto e il consigliere regionale Gianpaolo Andrissi.

Busto e Andrissi aggiungono: “La casa circondariale di Biella è nata come terzo livello e sarà a breve la seconda realtà piemontese dopo Torino, questa l’anticipazione dataci dalla dott.ssa Giordano. L’aumento delle persone in stato di detenzione non ha però determinato l’aumento del personale civile e di sicurezza. Nella struttura di Biella  – come nel resto d’Italia – si lamenta una carenza ormai cronica di risorse umane.

La grande criticità in cui si trova spesso a operare il corpo degli agenti penitenziari si ripercuote inevitabilmente su tutto l’iter dell’esecutività della pena, e non solo, dovendo anche compensare l’ancora più critica situazione del personale amministrativo. Nonostante ciò, a Biella siamo rimasti particolarmente colpiti dalla buona volontà dei singoli e dall’effettiva capacità di rendere la “custodia” in tutte le sue formule (dinamica e tradizionale) un punto di partenza per il reinserimento sociale.

Come sosteniamo da sempre le “gabbie devono essere aperte” e l’istituzione di pena e recupero va ripensata in tutte le sue formule. L’obiettivo è consentire ai detenuti di “restituire” alla società quanto appreso nelle strutture carcerarie. Per questo deve essere permesso loro di impegnarsi in progetti che possano, da una parte abbassare la tensione interna e dall’altra permettere il loro futuro reinserimento. Biella in questo senso è un esempio illuminante grazie ai vari progetti di coltivazione di frutta e ortaggi e da quest’anno della camomilla, la cui vendita viene effettuata nel circuito del mercato solidale “.

Gli eletti M5S del territorio dichiarano infine: “Continueremo a combattere, vigilare e proporre in tal senso, monitorando con molta attenzione queste realtà che dovrebbero diventare esempio da replicare ovunque”.

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