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Chiusura del Country Hospital, Varallo prepara il ricorso al Tar

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Qualche settimana fa cinquanta hanno protestato a Torino, ma l’assessore non li ha ricevuti 

Country Hospital di Varallo, si va al Tar. E’ il sindaco di Varallo Eraldo Botta ad annunciare la mossa: «Non appena verrà messa nero su bianco la decisione dell’assessore regionale di spostare i dieci posti letto a Borgosesia, partiremo con le azioni legali. E poi ovviamente continuerà la protesta in piazza». Chissà se tutto questo farà cambiare idea al titolare della sanità, Antonino Saitta, «di certo è una questione per la quale continueremo a batterci – assicura il primo cittadino -. E’ un impoverimento della Valsesia, un taglio indiscriminato che penalizzerà soprattutto le persone più disagiate». Senza contare i soldi (pubblici) spesi fino ad oggi per la struttura varallese.

A settembre una cinquantina tra amministratori e cittadini valsesiani avevano protestato in piazza Castello a Torino contro la decisione della Regione di spostare, entro la fine dell’anno, i dieci posti letto del Country Hospital. I valsesiani avevano esibito striscioni contro la chiusura della struttura e allestito simbolicamente tre letti davanti alla sede regionale. «Avevamo chiesto un incontro a Saitta – prosegue Botta – ma il responsabile della sanità ha fatto sapere che non aveva tempo. Pare chiara quindi una decisione già presa. Bisogna poi aggiungere che a dicembre dello scorso anno l’assessore aveva parlato di mantenere 10 posti a Borgosesia e altrettanti a Varallo; perché questa inversione di rotta? Partiamo da presupposti che non sono certo di fiducia».

Si parlava di tenere dieci posti letto per post acuti all’ospedale di Borgosesia, i casi più delicati, e altrettanti al Country di Varallo. «Ha ragione – prosegue Botta – chi dice che se si dovesse puntare solo sulle strutture di eccellenza, saremmo costretti ad andare alle Molinette. Come amministratori pubblici non possiamo però ragionare in questo modo. C’è una questione di servizi, di territorio e, sì anche di persone che lavorano. Tra l’altro a Borgosesia cureranno 20 persone, cioè il doppio dei malati attuali, con lo stesso personale?». Metà dei degenti del Country Hospital sono di Varallo e dell’Alta Valsesia, sottolinea il sindaco. Per un paziente di Alagna spostare i posti a Borgosesia significa fare 50 chilometri di strada. «Non si può ridurre l’importanza di un servizio pubblico ai costi e ai “ritorni” economici. Per fare un esempio, la biblioteca di Varallo costa 150mila euro all’anno, ma è un servizio e non si tocca. Per la Regione invece i cittadini non contano nulla».

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