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Coldiretti Vercelli Biella incontra il Prefetto per affrontare l’emergenza cinghiali

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Coldiretti Vercelli Biella incontra il Prefetto per affrontare l’emergenza cinghiali.

Coldiretti Vercelli Biella e i cinghiali

Un impegno per fare il possibile per organizzare un incontro con tutti i prefetti della regione e gli enti preposti affinché si implementi e rafforzi il contenimento dei selvatici ed in particolare dei cinghiali. È un primo risultato ottenuto dall’incontro richiesto da Coldiretti Vercelli – Biella rappresentata dal Presidente Paolo Dellarole e dal direttore Francesca Toscani, con il Prefetto di Vercelli Francesco Garsia.

 

Il Presidente Paolo Dellarole ha spiegato: “il problema dei selvatici, ed in particolare dei cinghiali, nella nostra Provincia ha ormai assunto proporzioni preoccupanti confermata dalle crescenti segnalazione di danni alle colture. Al prefetto abbiamo ribadito che non si tratta solo di continui danni alle aziende, raccolti rovinati e risarcimenti sempre più difficili da ottenere, ma anche un problema di sicurezza dei cittadini e di salute pubblica. Da tempo ormai questi animali si avvicinano senza paura ai centri abitati e attraversano strade anche molto frequentate, con il rischio di causare gravi incidenti. Abbiamo ricordato poi la problematica della peste suina, presente in questo momento in Nord Europa, e di cui i cinghiali possono essere veicolo: avvicinandosi ad allevamenti ed aziende agricole possono rischiare di contagiare i suini allevati, con danni importanti per le stesse aziende ma anche a livello sanitario”.

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“Si tratta di una situazione emergenziale, che richiede azioni tempestive straordinarie coordinate tra tutti gli enti preposti”, ribadisce Francesca Toscani, direttore di Coldiretti Novara – Vco: “vanno rafforzati il più possibile i piani di controllo e di contenimento, e rimarremo disponibili all’apertura di un dialogo di confronto e costruzione per perseguire il necessario cambiamento, che consenta di dare una coordinata ed adeguata risposta ai cittadini a tutela di beni primari per la collettività quali ambiente, salute e sicurezza, oltre che alle imprese agricole che, operando sul territorio, subiscono per prime gli effetti di una condizione di criticità divenuta insostenibile per la continuità dell’intera filiera agro-alimentare. Confidiamo che l’intervento del prefetto possa essere un’ulteriore spinta ad affrontare questa situazione”.

 

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