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Dal pool Mani Pulite a Borgosesia: incontro con Gherardo Colombo

L’ex magistrato è stato al cinema Lux ospite del collettivo Impegno Attivo Valsesia nel primo di un ciclo di incontri riservati alle scuole superiori

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Dal pool Mani Pulite a Borgosesia: incontro con Gherardo Colombo. E’ stato ospite di Impegno Attivo Valsesia per un incontro al cinema Lux.

Dal pool Mani Pulite a Borgosesia: incontro con Gherardo Colombo

Più di 150 persone hanno seguito martedì il dialogo tra il giurista e Federico Gilardi, direttore del Centro “Cardinal Martini” dell’Università Bicocca di Milano. E’ stato il primo appuntamento del ciclo “La Costituzione in tasca”, ideato dal collettivo e che proseguirà con momenti di confronto con i giovani delle scuole superiori del territorio. Di seguito la sintesi dell’incontro da parte dei referenti di Impegno Attivo Valsesia.

Un esordio importante

«L’esordio: “la società da anni sta volgendo alla discriminazione a dispetto del principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della nostra Costituzione. Costituzione non forse la più bella del mondo, ma certo buona nei suoi dettami”. Nel breve ma intenso dibattito Colombo ha sottolineato la mancata o scarsa assunzione di responsabilità da parte dei cittadini. Il malcontento spesso espresso rimane sterile: “la percentuale dei votanti è in costante diminuzione e questo è un male reale della nostra Democrazia. Il cittadino troppo spesso non si assume la responsabilità di scegliere. L’indifferenza è il male più grande come più volte e in più modi ha sottolineato Liliana Segre”.
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Tanti i temi toccati

Sono stati toccati temi importanti quali quello doloroso della situazione dei migranti, dei richiedenti asilo. In questo ambito rilevante è la discordanza con il principio di uguaglianza e la tutela della libertà personale. Colombo ha fatto una semplice elencazione di articoli della Costituzione per far comprendere, in modo diretto e chiaro, da dove nascano molti dei problemi che affliggono il nostro tempo. Un esempio tra i molti: “la retribuzione del lavoratore deve essere tale da garantire a lui e alla propria famiglia una vita dignitosa: lo è?”

Attualità al primo posto

La stringente attualità, anche per la vicenda della giudice Apostolico e non solo, ha dato spunto per fare considerazioni sulla figura e il ruolo del magistrato: “Il giudice deve essere indipendente e valutato non per le sue opinioni ma per le motivazioni delle sue sentenze che hanno, e devono avere, il proprio presupposto nel rispetto e nell’applicazione della legge”. L’aspetto più difficile e controverso per l’indipendenza del magistrato è “l’indipendenza da se stesso, dalle proprie emozioni”.

Momento delicato nella discussione quello sulla necessità e sulla misura della pena. Ha veramente la capacità di recuperare la persona che ha commesso il reato? “Molto spesso no – secondo l’ex magistrato – vista l’incidenza di reati reiterati”.

La Costituzione da tenere in tasca

All’ultima domanda “Quindi la Costituzione la dobbiamo tenere in tasca, ma quando tirarla fuori?”, la risposta “Più che tenerla in tasca la dobbiamo tenere in testa” ci sembra la conclusione più arguta per la chiacchierata di un’ora con chi ha scritto pagine importanti della storia del nostro Paese.

Il Collettivo continua ora il proprio lavoro e il proprio cammino. Anzitutto creando spazi di incontro e confronto, indispensabili per l’esercizio di una cittadinanza attiva e responsabile. Il progetto “La Costituzione in tasca” prevede ora alcuni incontri riservati alle scuole superiori del territorio».

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