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De Luca e Razzano cittadini onorari di Varallo

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Per aver finanziato le opere di restauro e contribuito a riportare all’antico splendore la cappella di Sant’Orso della Collegiata

La Collegiata di San Gaudenzio protagonista di una serata illuminata tra note e nuovi colori. È il suono dolce dei violini, i canti e le sinfonie classiche del grandioso concerto per la festività patronale, “Missa Sancti Gaudentii” diretto dal maestro Francesco Iorio, con la partecipazione del Coro del civico istituto musicale Brera di Novara e dal quartetto d’archi “Le Muse, ad annunciare in modo solenne lo splendore ritrovato della cappella di Sant’Orso protagonista, in questi ultimi tre mesi, di significativi interventi di restauro. Tra il primo e il secondo tempo della “messa in latino” e illuminata di nuova luce, la cappella è stata inaugurata con il tradizionale taglio del nastro da parte dei due mecenati varallesi, l’avvocato penalista Marco De Luca e il manager Dante Razzano che, nuovamente con generosità, hanno finanziato le opere di restauro e contribuito così a riportare all’antico splendore un gioiello di arte e fede varallese.

Il sindaco Eraldo Botta per la speciale occasione e sotto ammirazione di numerosi presenti, ha conferito agli illustri cittadini, con queste parole, la cittadinanza onoraria: «La città di Varallo è orgogliosa di conferire questa importante onorificenza per l’attenzione dimostrata nei confronti della città, sostenendo la realizzazione di importanti interventi di restauro e di conservazione del nostro patrimonio storico e artistico, segno tangibile dell’affettuoso legame alla terra d’origine».

Un ringraziamento ufficiale dunque, che riconosce il grande merito ai due benefattori varallesi di aver sostenuto, già in passato, importanti opere sia in ambito ecclesiastico che civile. Un’opera silenziosa e un significativo impegno che dimostra la vicinanza alla città di Varallo e il contribuito importante per la salvaguardia del prezioso patrimonio artistico e culturale valsesiano. «Questi sono gesti generosi di persone che hanno voluto accrescere il valore della nostra comunità – conclude il primo cittadino Botta –. Sono molti gli aiuti preziosi che hanno dato alla nostra città e tutto questo è stato fatto con il cuore. Per me è quindi un grande onore consegnare, in questa occasione di festa, questa cittadinanza onoraria. A loro il mio più grande grazie».

Concluso il momento ufficiale con la benedizione impartita dal prevosto di Varallo don Roberto Collarini, le restauratrici Mara Moscatelli e Chiara Salina del laboratorio varallese “Luci e Ombre” che, durante i lavori si sono avvalse della collaborazione di Claudia Fila, hanno presentato al pubblico i lavori di restauro. Gli interventi che hanno riguardato l’intera cappella, hanno visto l’esecuzione di un’opera di pulitura delle superfici pittoriche dipinte e un successivo consolidamento e ripristino delle dorature. Intervento quindi sulla volta, parte meglio conservata e oggetto solo di piccoli ritocchi, ricostruzione e rifacimento di parti mancanti di modellato in stucco, andati persi con il tempo. Un lavoro minuzioso che ha riportato una luce nuova e lo splendore originale all’antica cappella, sede nel Cinquecento della Corporazione dei calzolai e dei conciatori, attività all’epoca molto diffusa in Valsesia.

Concluso il momento ufficiale, il concerto celebrativo, tra canti guidati da letture di scrittori classici famosi e il suono dei violini, ha chiuso con suggestione questa liturgia solenne in onore alla festività del patrono varallese.

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