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Discarica a Maggiora, raccolta di firme per chiedere garanzie

Tra le preoccupazioni vi sono quelle relative all’eventuale deposito di amianto e la distanza del sito dalle abitazioni.

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Discarica a Maggiora, raccolta di firme per chiedere garanzie.  La bochese Michela Savia, membro dell’associazione “Salva il suolo”, ha inviato una lettera a tutti gli enti competenti in materia.

Discarica a Maggiora: la iniziativa popolare

La cittadina ha scritto al presidente e al settore ambiente della Provincia di Novara, all’assessore all’ambiente della Regione, ai sindaci dei Comuni di Maggiora, Boca e Cureggio, i territori interessati dall’impianto di smaltimento di rifiuti di risulta dai lavori edili. Una quarantina di persone hanno sottoscritto il documento.
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Cosa si chiede

In particolare gli autori della lettera affermano che non si sarebbe correttamente tenuto conto delle distanze a cui sono situate abitazioni, stalle e terreni agricoli situati nel raggio di poche centinaia di metri dalla discarica. Inoltre, secondo i firmatari, alcune tipologie di rifiuti potrebbero creare criticità. Inoltre, si chiede se nel sito sarà conferito anche amianto e in quale quantità. Un altro problema riguarderebbe la strada di accesso, di carreggiata limitata, sulla quale il passaggio di mezzi ulteriori aumenterebbe il rischio di incidenti.

«Situazione sotto controllo»

Venuto a conoscenza della raccolta di firme, il primo cittadino maggiorese Roberto Balzano interviene: «La situazione è tenuta sotto stretto controllo dagli organi competenti. Azienda sanitaria e Arpa devono approvare ogni materiale in entrata ed effettuano regolarmente i controlli sui contenuti e sulle emissioni del suolo».

La posizione del sindaco

«Il primo nucleo della discarica risale a circa dieci anni fa. Nel 2016 ci fu un primo ampliamento e ora si vorrebbe ingrandire la superficie di stoccaggio – afferma Balzano -. A garantire il regolare funzionamento dell’attività sono le conferenze dei servizi che vengono effettuate periodicamente, proprio per verificare che sia tutto a posto. Il problema del conferimento di questo tipo di rifiuti è reale e va affrontato con tutte le competenze del caso, ma è inevitabile individuare dei siti dove immagazzinarli. Deve essere garantita la sicurezza attraverso stretti controlli. E’ chiaro che a nessuno piace avere una discarica vicino a casa propria, ma il problema riguarda tutti, e non è certamente mandandoli in Africa che lo si risolve».

I sindaci vigilano

Il compito degli amministratori locali, sottolinea il primo cittadino maggiorese, è quello di vigilare e di partecipare alle conferenze, per avere il massimo delle assicurazioni che tutto proceda regolarmente e non vi siano inquinamenti del sottosuolo.

Osservazioni da fare

«Anche noi – afferma Balzano – riguardo a questo nuovo ampliamento, abbiamo delle osservazioni da fare, ma se si eseguono regolarmente i controlli si può essere ragionevolmente certi che i materiali stoccati siano quelli previsti dal regolamento della discarica. Per quanto riguarda la sicurezza del sottosuolo, va considerato che al di sotto del bacino in cui vengono conferiti i rifiuti vi sono degli spessi strati di materiale isolante, inframmezzato da uno strato di argilla che già di per sé è un materiale impermeabile. Il percolato della nostra discarica viene raccolto e inviato in un altro sito e, anche in quel caso, vengono effettuati controlli».

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