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Domanda e offerta di casa: la scommessa di Trivero

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Domanda e offerta per mettere in contatto privati che hanno a disposizione un alloggio da affittare e futuri inquilini. Il tutto sotto la supervisione di Comune e Cissabo

Domanda e offerta, a Trivero parte il progetto “Tragenerazioni”

Si chiama progetto “Tragenerazioni” e vuole mettere in contatto privati che hanno a disposizione un alloggio da affittare e futuri inquilini, il tutto sotto la supervisione del Comune e dello sportello casa del Cissabo. «L’obiettivo è far incontrare domanda e offerta – spiega il sindaco Mario Carli -. Vuole essere un progetto per aiutare persone che magari faticano a trovare un alloggio perchè non hanno le dovute garanzie, ma allo stesso tempo i proprietari dell’immobile avranno una tutela in quanto a fare da supervisore ci sono operatori incaricati». Per un anno l’inquilino sarà in qualche modo seguito tramite controlli verificando che tenga in ordine l’appartamento, che paghi correttamente l’affitto. Insomma il progetto tende anche a dare un seguito e non solo mettere in contatto proprietario e conduttore.

Il Comune farà la sua parte

E anche il Comune farà la sua parte. «Metteremo a disposizione l’alloggio che si trova all’ultimo piano del municipio per inserirlo nel progetto – spiega Carli -. E’ una iniziativa che ha quindi una doppia valenza: aiutare le persone a trovare una sistemazione e allo stesso tempo cercare di ripopolare il nostro territorio. Un territorio che ha un grande patrimonio urbano non valorizzato». Tra gli obiettivi anche quello di attirare tramite questo progetto persone e famiglie da fuori paese. In effetti, il discorso dell’incontro tra domanda e offerta di abitazioni si amplia a una più generale promozione del territorio, che tocca anche il lavoro e i servizi.

Valorizzazione delle opportunità e scambio generazionale

«Trivero è un paese che offre tantissime opportunità e servizi per i residenti – ha sottolineato Carli durante la serata di presentazione in biblioteca -. Queste opportunità vanno valorizzate al massimo e fatte conoscere, perché questo significa evitare lo spopolamento e attirare invece persone da fuori». Ma alla base c’è anche uno scambio generazionale, da qui il titolo “Tragenerazioni”. Uno degli obiettivi infatti è di mettere in contatto magari gli anziani con i giovani inquilini creando tra loro una sorta di buon vicinato e di mutuo aiuto. Sotto questi aspetti il progetto si riallaccia allo sportello casa che già da quattro anni si sta portando avanti a livello di consorzio di servizi socio-assistenziali. Adesso si raccoglieranno le adesioni da parte dei proprietari di immobili da affittare che vogliono aderire al progetto.

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