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Dopo 35 anni di lavoro le suore devono lasciare Scopello

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Le religiose della Carità verranno salutate domenica 6 novembre

Erano a Scopello da 35 anni, stimate e apprezzate da tutta la comunità. Ma adesso devono fare le valigie: le suore della carità di Giovanna Antida Thouret lasciano la Valsesia. La notizia era nell’aria da mesi, ma è diventata ufficiale l’altra settimana. Suor Maria, suor Luisa e suor Romilde lasceranno Scopello il 21 novembre, ma saranno salutate dalla comunità domenica 6 novembre, festa patronale di San Fabiano.

«Fin dal momento della mia nomina a Scopello – dice il parroco don Marco Barontini – sapevo di questa eventualità, soprattutto quando due anni fa è venuta a mancare suor Odilia. So che anche il sindaco aveva scritto alla madre provinciale a Vercelli: le suore infatti offrivano un impegno religioso ma anche civile, di assistenza ad anziani e malati». Vista la mancanza di vocazioni la congregazione ha deciso di abolire tutte le province del proprio ordine, riunificandole in una sola, con sede a Roma, e chiudendo tutte le piccole case come Scopello. «E’ senza dubbio un impoverimento –  conclude – col tempo accadrà la stessa cosa anche ai sacerdoti: il 40 per cento dei preti diocesani ha più di settant’anni, quindi tra dieci anni quasi la metà di quelli attuali dovrà essere sostituita e non ci sono i numeri per farlo».

La più anziana, suor Luisa, 89 anni, era arrivata a Scopello nel 1997, mentre l’arrivo di suor Romilde risale appena a due anni fa. Chi è stato presente fin dagli inizi è però suor Maria, arrivata il 5 agosto 1981. Per molti anni è stata impegnata nell’educazione infantile, nel catechismo e nell’assistenza alle persone in difficoltà.

«Quando si lascia un posto in cui si è rimasti tanto tempo è sempre un dispiacere – racconta -. Siamo però coscienti del nostro stato e delle possibilità della nostra congregazione religiosa. Mi porterò nel cuore tanti bei volti di bambini e di adulti che ho conosciuto in questi anni e da cui mi sono sentita accettata. A Scopello sono stata veramente accolta bene e ho potuto espandere il mio senso di maternità. Se il paese si è evoluto in questi anni? Sì, ho potuto specialmente osservare come le persone siano diventate molto più aperte verso il prossimo».

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