Attualità
Ecografie pazienti dirottati da Borgo a Vercelli
Ecografie pazienti costretti a recarsi all’ospedale Sant’Andrea per alcuni esami.
Ecografie pazienti “dirottati”
E’ un momento difficile per la sanità: un “esodo” di medici radiologi lo scorso mese dall’Asl Vercelli, la conseguente chiusura provvisoria della radiologia a Gattinara, e ora la stretta sulle ecografie a Borgosesia. Così si prepara un’estate “calda” per la sanità locale. In attesa che l’azienda sanitaria, come annunciato, trovi il rimpiazzo per i radiologi mancanti, nell’ospedale borgosesiano alcuni pazienti per effettuare l’esame diagnostico con gli ultrasuoni sono costretti ad andare a Vercelli. Facile dedurre che questa situazione possa essere una conseguenza della carenza di organico, una mancanza quindi che non permette di far fronte a tutte le richieste. Una problematica quella relativa al personale Asl, che sta preoccupando gli amministratori locali. Il Comitato di sorveglianza e proposta a difesa della salute valsesiana e vercellese spinge per «trovare soluzioni correttive, per non rimanere spiazzati, come purtroppo spesso accade», sottolinea il sindaco di Gattinara, Daniele Baglione per il Comitato. La città infatti, insieme a Santhià, si è vista chiudere in via provvisoria la radiologia, mentre i pazienti sono stati spostati a Borgosesia. Dove a questo punto però si rischia il “sovraffollamento”.
“Carenze strutturali”
Anche il sindaco di Borgosesia e parlamentare Paolo Tiramani è intervenuto in merito a questa situazione. «Prosegue il dialogo con il direttore generale dell’Asl, Chiara Serpieri – afferma – per cercare di risolvere quelle che a mio avviso sono carenze strutturali dell’azienda. Da parte del sottoscritto e come membro della commissione sanità alla Camera, c’è il massimo impegno per far sì che le cose funzionino». Tiramani è stato nominato membro della Commissione sanità alla Camera. «In questo ruolo potrò occuparmi ancora di più e meglio della sanità in Valsesia», afferma Tiramani, che ha alle spalle una lunga esperienza in questo settore. Laureato in economia, Tiramani aveva fatto parte della Commissione sanità in Regione durante la presidenza di Roberto Cota, mentre per lavoro si occupa di amministrazione in una struttura sanitaria privata ed è stato direttore di una casa di riposo. Intanto proseguono gli incontri con il direttore generale Asl Vercelli, Chiara Serpieri sui punti a rischio.
Esodo di medici
«L’Asl Vercelli non riesce a “tenere” i medici specialistici – prosegue Tiramani -. E’ preoccupante questa diaspora. Lampante è l’esempio della radiologia, dove nelle ultime settimane diversi medici hanno lasciato l’incarico, con la conseguenza di chiudere provvisoriamente gli ambulatori di Gattinara e di Santhià. E’ vero che i pazienti dei due presidi sono stati dirottati su Borgosesia, però, ad esempio, c’erano anche diverse mammografie, esami particolarmente importanti per individuare in tempo i tumori al seno, che sono slittate. L’Asl, su mia segnalazione, ha inviato le pazienti in altre strutture. Il messaggio che intendo far passare – prosegue – è che l’Asl Vercelli deve essere sempre più competitiva, e nello stesso tempo deve adottare una programmazione a lungo termine. A livello nazionale, poi, il disegno della commissione sanità è quello di rivedere le specializzazioni, con l’impegno di aumentare gli accessi nelle specializzazioni. Stiamo valutando diverse possibilità per ottenere questo risultato. Un’idea che ho avanzato – conclude Tiramani – è di guardare alle università del Sud per attrarre medici. Potrebbe essere una soluzione. Mi prendo l’incarico della riforma per gli specializzandi, attualmente troppo restrittiva».
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