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Elezioni: Valsesia fatta a pezzi dal ”Rosatellum”

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I valsesiani voteranno con Biella e con Verbania

La Valsesia fatta a pezzi dal ”Rosatellum”. Nelle elezioni del 4 marzo la Valsesia, Gattinara compresa, andrà con la circoscrizione Vercelli-Biella. Il sindaco di Borgosesia, Paolo Tiramani è in corsa per la Camera ma non potrà essere votato dai borgosesiani perchè candidato nella circoscrizione Vercelli-Casale. Unico volto valsesiano della circoscrizione è quello del varallese Augusto Luttore, in corsa alla Camera nell’uninominale per “Potere al popolo”. Oltre che per Luttore la Valsesia potrà votare per la Camera solo candidati di Biella: Nicoletta Favero del Pd, il pentastellato Emanuele Alberto Cutellè, Andrea Delmastro (Fdi), Doriano Raise di “Liberi e Uguali”. Mentre per il Senato ci sono Cristina Bargero (Pd), Ezio Conti (Cinquestelle), Gilberto Pichetto (Fi), Claudia Demarchi (Liberi e Uguali).

Ma le sorprese di queste elezioni non finiscono qui: la Valsesia novarese, cioè il territorio che comprende Grignasco, Prato Sesia e Romagnano, voterà con la circoscrizione di Verbania, mentre Ghemme e Sizzano vanno con Novara. Quindi i cittadini dei primi tre centri (compreso Borgomanero) potranno scegliere per la Camera all’uninominale tra Vittoria Albertini (Pd), Simona Pedroni (Cinquestelle), Cristina Mirella (Fi), Diego Brignoli (Liberi e Uguali). Tutte candidature pressoché conosciute in zona, visto che due sono di Verbania, una è di Baveno e una di Domodossola. Come per Borgosesia anche il sindaco di Arona, Alberto Gusmeroli (Lega) non potrà essere votato dai suoi concittadini. In compenso dai ghemmesi e i sizzanesi sì, in quanto corre nella circoscrizione di Novara. Insomma una suddivisione, quella contenuta nel decreto legislativo, nata dalla necessità di riequilibrare la popolazione nelle province, ma che nella pratica risulta piuttosto bizzarra.