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Eraldo Botta: non potevamo lasciare Varallo senza Alpàa

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Eraldo Botta: non potevamo lasciare Varallo senza Alpàa, così è nata l’idea di un lungo “Summer Festival”.

Eraldo Botta: non potevamo non fare l’Alpàa

L’Alpàa cambia veste, ma non si ferma: la macchina organizzativa del Comitato Alpàa e del Comune non poteva di certo rinunciare alla grande kermesse dell’estate valsesiana capace di attirare migliaia di persone ogni sera. È stata studiata una formula diversa, come è stato ribadito anche durante la presentazione ufficiale dell’Alpàa Summer Festival. Il sindaco e presidente del comitato Eraldo Botta fa il punto della situazione.

Quando avete capito che non sarebbe stato possibile proporre la gloriosa kermesse?

Nel periodo del lockdown sapendo di dover evitare assembramenti abbiamo pensato subito a un piano alternativo.  Con un evento diluito nelle settimane ospiteremo meno persone in un’unica sera, ma incentiveremo comunque un buon flusso turistico, distribuito in diverse settimane. Così facendo abbiamo anche voluto dare un segnale: fare qualcosa, seppur di diverso, e non gettare subito la spugna.

Quale sarà lo spirito che anima l’Alpaà Summer Festival?

Innanzitutto è giusto precisare che le iniziative proposte non sono solo per intrattenere i cittadini, ma il tutto è pensato anche per aiutare le attività commerciali a riprendere fiato dopo tanti mesi di difficoltà. Poi per quanto riguarda lo spirito che caratterizza questa kermesse possiamo solo confermare che è lo stesso che anima da anni quello dell’Alpàa, così abbiamo deciso di organizzare concerti gratuiti con Novara Jazz.

In questo anno difficile, si possono scorgere segnali positivi grazie a manifestazioni come l’Alpàa Summer Festival?

Questa emergenza sanitaria ha cambiato un po’ la prospettiva di vedere le cose. Anche l’organizzazione delle vacanze sta dimostrando come la gente intenda riscoprire luoghi forse un po’ dimenticati, oppure andare nuovamente nella seconda casa in montagna dopo anni che non si tornava più. Il mio augurio è che questo periodo di pausa e di cambiamento possa far riscoprire le bellezze che abbiamo sul territorio, non solo valsesiano ma di tutta la nostra provincia di Vercelli: insomma un week-end si può andare a visitare Carcoforo, Varallo e il suo Sacro Monte e la settimana dopo andare a scoprire per esempio il Castello di Moncrivello, vera perla del nostro Vercellese.

Mancheranno i grandi nomi del palcoscenico, ma le proposte non mancano. Merito del lavoro di squadra?

Il lavoro con il Comune e tutte le associazioni è la base per proporre iniziative del genere. Purtroppo al momento abbiamo vincoli serrati che non ci permettono di ospitare in maniera tradizionale le Pro loco, ma se riusciremo ad accontentare un po’ tutti con il proseguo della kermesse potremo essere soddisfatti del nostro lavoro. Stesso discorso per il Sacro Monte: stiamo valutando una serie di possibilità da proporre nelle settimane a venire, fermo restando che durante tutti gli eventi la funivia rimarrà aperta fino alle 22 proprio per la valorizzazione del sito. Infine, ma cosa non meno importante, il nostro territorio sarà di nuovo protagonista con l’attivazione dei treni storici che porteranno altri turisti nella nostra amata valle.

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