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«Ero nella Rambla, ho visto la città terrorizzata»

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Giovane triverese era nella via di Barcellona quando si è verificato l’attentato terroristico

«Ho scoperto la gentilezza e la bontà di Nuno e Marta. Proprio in mezzo all’attacco terroristico». Tra i tantissimi turisti in Spagna in questi giorni, giovedì c’era anche Alessio Redamanti di Trivero sulla Rambla di Barcellona a passeggiare con i suoi amici. Quattro passi, due risate, poi all’improvviso il furgoncino che si avventa sulla gente senza un motivo. 

Alessio ha visto la folla agitata scappare in ogni direzione e ha cercato riparo, anche se per fortuna non è stato coinvolto direttamente nell’attentato. Deve ringraziare due persone che hanno dato un rifugio a lui e ai suoi amici con cui era in viaggio. Ed è proprio questo gesto di cura che gli è rimasto maggiormente impresso.

Il giovane ha vissuto di prima persona l’attacco terroristico, ha visto il terrore in città con i suoi occhi. Ha deciso di proseguire la sua vacanza continuando a visitare la Spagna con il motto “Viva la vida” perchè davanti a ciò che è successo non bisogna fermarsi.  “No tinc por”, ovvero “non ho paura” è il grido che Barcellona ha urlato il giorno dopo l’attentato, un pensiero condiviso dallo stesso triverese con un post su Facebook.

Per chi va in Spagna, il passaggio da Barcellona e dalla Rambla è un must, per immergersi nella via affollata tra mille culture. Peccato che proprio sul centro della vita spagnola giovedì si sia abbattuto un “commando” di attentatori che hanno fatto vittime e ferite. Una notizia che ha lasciato tutti senza parole. «L’altro giorno ero sulla Rambla – conferma Redamanti contattato via Facebook -. Ma ora stiamo bene, va tutto bene». Lo dice anche agli amici che lo hanno contattato sempre sul social network subito dopo aver saputo dell’attentato.

Il giovane triverese ha voluto condividere la sua esperienza con un messaggio di Facebook pubblicato nella giornata di venerdì: «Ho conosciuto cos’è davvero il terrorismo solo ieri a Barcellona, vorrei ricordarmi solo la gentilezza e la bontà di Nuno e Marta che hanno trattato me ed i miei amici come fratelli data la situazione. Merce rara di questi tempi quello che ci hanno donato in un momento così scuro e che difficilmente scorderemo… Fino a quando il mondo avrà gente come loro il terrore non vincerà mai! Viva la vida».

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