Attualità
Fusione Coggiola-Pray: meglio unire tutta la Valsessera | L’opinione
Fusione Coggiola-Pray interviene sul tema la minoranza di Coggiola, che propone di unire un territorio più ampio.
Fusione Coggiola-Pray il parere della minoranza
Il nuovo Comune potrebbe rivelarsi ancora troppo piccolo. Unire Pray con Coggiola, infatti, vorrebbe dire arrivare a un Comune con meno di 4mila abitanti: 2113 sono i residenti attuali a Pray, sono 1846 invece Coggiola per un totale di 3959. Vale la pena far partire l’iter di fusione per arrivare a un Comune di queste dimensioni? E’ una delle maggiori perplessità sollevate dall’opposizione di Coggiola durante l’incontro avvenuto tra le due amministrazioni. «Noi siamo anche favorevoli alle fusioni – spiega la portavoce Laura Speranza -, ma sarebbe meglio puntare su un progetto decisamente più importante».
Calo demografico
E sulla questione degli abitanti Speranza aggiunge: «I nostri due paesi da anni ormai continuano a perdere residenti, mettere insieme due enti piccoli non porta a nulla, a parte ricevere i contributi previsti, ammesso che vengano confermati». Un’idea migliore potrebbe essere quella di aggregare un territorio ben più vasto: «Parlare di Comune unico di tutta a Valsessera sarebbe decisamente non solo interessante, ma utile. Arriveremo ad avere un territorio ben più ampio e in grado di avere un peso anche politico. Lavorare tanto per un centro con nemmeno 4mila abitanti mi sembra inutile e rischioso». La riunione tra Pray e Coggiola delle scorse settimane è comunque servita in qualche modo ad affrontare l’argomento. «E’ giusto parlarne – specifica Speranza -. Ma ripeto, serve un Comune più grande. In questo momento inoltre non sappiamo quali siano le intenzioni del nuovo Governo relative alle unioni, i contributi possono anche finire».
Un incontro in futuro
Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook