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Gattinara ricorda Giacomo, maestro di dialetto e di tradizioni

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Gattinara ricorda Giacomo, studioso e appassionato delle tradizioni gattinaresi.

Gattinara ricorda Giacomo

Gattinara ha dovuto dire addio a uno dei custodi delle sue tradizioni. E’ morto all’età di 71 anni Giacomo Caron Mazzola, un cultore del dialetto e delle tradizioni. L’uomo è deceduto giovedì 9 aprile all’ospedale di Borgomanero per l’aggravarsi di una malattia pregressa e ha lasciato la moglie Ada, la figlia Sonia con Paolo, le nipoti Francesca e Benedetta. Il funerale si è svolto in forma privata nel pomeriggio di venerdì 10, al cimitero di Gattinara. Ormai in pensione dalla Ceramica Pozzi, dove aveva lavorato per anni, Giacomo Caron Mazzola si dedicava alle sue vigne in collina e allo studio e alla promozione della cultura gattinarese.

Il corso di dialetto

Oltre a coltivare i vigneti, infatti, prestava il suo tempo libero all’insegnamento del dialetto nelle scuole elementari cittadine, in occasione del corso di dialetto gattinarese promosso dall’assessore alle Tradizioni locali Elisa Roggia. «Ci ha aiutato tantissimo nel nostro corso di dialetto – dice l’assessore Elisa Roggia –, cercando di trasmettere ai bambini la sua grande passione per il dialetto gattinarese, che lui amava». Un altro momento che vedeva sempre impegnato Giacomo Caron Mazzola era il carnevale. «Si metteva a programmare le varie cavalcate – ricorda l’assessore Roggia, amica personale di Caron Mazzola – un anno per l’altro, proprio perché il carnevale e tutte le tradizioni a esso legate, erano per lui un momento importantissimo, che amava vivere fino in fondo».

Sapere da trasmettere

Giacomo Caron Mazzola era uno studioso e sicuramente un cultore di tutto quanto appartiene alla “Gattinara di una volta”. Una tradizione di storie e costumi che lui voleva salvaguardare e che, anzi, cercava di trasmettere ai posteri. E l’impegno nelle classi, con i bambini della scuola elementare, ne è un esempio. Lui era tra “i maestri” del dialetto: per i bambini era quasi un gioco imparare a ripetere certe frasi e modi di dire che suonano in modo buffo, ma Giacomo Caron Mazzola, così come gli altri “insegnanti” del corso di dialetto, era solito anche trasmettere alcuni aneddoti, usi e costumi, alcuni dei quali sono stati poi raccolti nel museo delle tradizioni locali, aperto in villa Paolotti. A ricordare Giacomo Caron Mazzola dopo la sua morte sono anche “gli amici dal dialet”, che hanno voluto unirsi al dolore della famiglia con una partecipazione.

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