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Gattinara sequestrate tre ville e due terreni: ecco perché

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Gattinara sequestrate

Gattinara sequestrate tre ville e due terreni. Per gli inquirenti, sarebbero state acquistate con soldi provenienti da attività illecite.

Gattinara sequestrate ville e terreni

Per gli inquirenti, ville e arredi sarebbero stati comprati grazie ai proventi di attività illegali. Da qui l’operazione nei confronti di sei persone che possedevano proprietà di valore: un tenore di vita che non capiva da dove potesse derivare, vista la denuncia dei redditi. E infatti a seguito di una indagine della Dia (direzione investigativa antimafia) di Milano, della Guardia di finanza di Vercelli e del reparto operativo dei carabinieri di Bergamo, è scattato l’iter per sequestrare il patrimonio di sei soggetti di etnia Rom da decenni residenti tra Rovasenda e Gattinara. In pratica, in base alle risultanze della lunga inchiesta, si tratterebbe di beni acquisiti con soldi provenienti da attività illecite. Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal tribunale di Torino. Tutti i soggetti sono tra l’altro gravati da condanne per reati contro la persona ed il patrimonio e, pertanto, considerati portatori di pericolosità sociale.

Sei persone

Il provvedimento del tribunale, che ha accolto in toto le richieste del direttore della Dia, ha riguardato sei persone fisiche ed ha colpito cespiti risultati nella disponibilità diretta ed indiretta dei soggetti proposti, in particolare sequestrando tre ville di pregio e due terreni a loro riconducibili, considerate oggetto di sperequazione patrimoniale ed incoerenti con il profilo economico reddituale del proposto. Il valore dei beni sequestrati è stato stimato in circa 1,5 milioni di euro e sono stati già immessi in possesso dell’amministratore giudiziario nominato dal tribunale di Torino. Nel corso degli approfondimenti investigativi svolti, si è proceduto alla ricostruzione degli investimenti patrimoniali posti in essere dai soggetti nell’ultimo decennio, consentendo di accertare i nessi tra pregresse attività delittuose e flussi di ricchezza impiegati nell’acquisizione di beni mobili ed immobili. La ricchezza, secondo le indagini, proveniva quindi da varie attività illecite portate avanti sul territorio nazionale.

Operazione sinergica

L’operazione si inserisce nell’ambito delle attività istituzionali finalizzate all’aggressione delle illecite ricchezze acquisite e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali, a tutela e salvaguardia, invece, della parte sana del tessuto economico nazionale: operazione resa possibile grazie alla stretta collaborazione e sinergia tra carabinieri, Guardia di finanza e Dia che, esaltando le rispettive competenze professionali e mettendole a reciproca disposizione, ha consentito al tribunale di Torino l’emissione dei provvedimenti di sequestro.

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