Attualità
Geometri Gattinara ridisegnano il santuario di Rado
Geometri Gattinara, gli studenti hanno scelto il santuario di Rado come “campo tecnico” per alcuni progetti didattici e addirittura un concorso nazionale
Geometri Gattinara osservatori privilegiati del santuario
Il santuario della Madonna di Rado sotto la “lente” degli studenti. I ragazzi delle scuole medie e dell’istituto tecnico per geometri “Mercurino Arborio” di Gattinara sono stati infatti degli osservatori privilegiati dell’architettura e della conformazione del santuario mariano posto all’uscita sud della città, che i gattinaresi sono soliti frequentare almeno sin dal decimo secolo. Le due scuole hanno scelto il santuario di Rado come “campo tecnico” per alcuni progetti didattici e addirittura un concorso nazionale.
I progetti
L’istituto geometri, ad esempio, ha immaginato un santuario privo di barriere architettoniche. Non solo per la chiesa, ma soprattutto per l’edificio che un tempo veniva usato come alloggio e come foresteria. La classe 4ª B ha realizzato un’esercitazione pratica, facendo tutti i rilievi topografici del santuario con strumentazione professionale. Gli studenti della 4ª A, invece, hanno partecipato al concorso nazionale “I futuri geometri progettano l’accessibilità”, presentando un progetto dal titolo “Una casa per tutti”. Lo studio degli studenti dell’Itg gattinarese si è concentrato proprio sull’edificio annesso al santuario, presentando un piano di riqualificazione e recupero dello stabile.
Un lavoro artistico
E’ stato un lavoro più artistico, ma anche scientifico, invece, l’approfondimento svolto dai ragazzi delle scuole medie. Partendo dall’osservazione del santuario i ragazzi hanno riprodotto su cartelloni e tele scorci particolari del santuario, mettendo in risalto e rielaborando dettagli decorativi, architettonici e paesaggistici. I loro disegni sono stati esposti sotto i portici di corso Valsesia durante “Rosa e Rosso di maggio”. All’interno del santuario si trova anche un giardino. I ragazzi ne hanno approfondito alcuni aspetti, prendendo spunto per l’organizzazione dell’orto sperimentale che si trova nel cortile della scuola di via San Rocco.
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