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Giro d’Italia in Valsesia, ma potrebbe essere “a porte chiuse”

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tragedia del mottarone

Giro d’Italia in Valsesia: secondo le indiscrezioni, l’Alpe di Mera potrebbe ospitare il traguardo di una tappa.

Giro d’Italia in Valsesia

Il Giro d’Italia atteso in Valsesia per la sua 104ª edizione. Più precisamente all’Alpe di Mera, dove sarà posizionato lo striscione del traguardo della 19ª tappa, in programma venerdì 28 maggio con partenza da Busto Arsizio. L’indiscrezione è stata svelata giovedì dal giornalista Beppe Conti durante “Radio Corsa” la trasmissione di ciclismo in onda su Raisport e subito rilanciata su Facebook da Paolo Tiramani: «Confermo la notizia come molto probabile – recita il post del parlamentare valsesiano e sindaco di Borgosesia – , da diverse settimane insieme ai consiglieri regionali e Alessandro Stecco, l’assessore e il Presidente della Provincia Eraldo Botta, stiamo lavorando per portare un evento che darà molta visibilità al nostro territorio».

Il Piemonte

Grande, naturalmente, l’entusiasmo di appassionati e non. Perché il Giro non è soltanto una gara ciclistica ma un evento che rappresenta la storia d’Italia. La tappa valsesiana, che potrebbe essere decisiva per le sorti della classifica visto che la gara si chiuderà due giorni dopo a Milano, farà parte di un Giro molto piemontese: la carovana rosa, infatti, partirà proprio da Torino l’8 maggio, percorrerà la penisola verso sud fino a Foggia e poi risalirà al nord, attraversando Friuli, Veneto, Trentino e Lombardia. Nella tappa di Mera i corridori potrebbero scalare anche il Mottarone e la Colma. Il giorno dopo, invece, il gruppo ripartirà da Verbania e arriverà a Madesimo. Domenica 30 la tradizionale crono all’ombra del Duomo deciderà il vincitore.

La certezza

«Comunicazioni ufficiali non ne ho avute». Ci va coi piedi di piombo Andrea Gilardi, sindaco di Scopello, nel commentare la notizia dell’arrivo del Giro d’Italia all’Alpe di Mera. Il primo cittadino, prima di esultare, preferisce aspettare giovedì 11 febbraio, giorno in cui è in programma la presentazione della “corsa rosa”, che inizierà l’8 maggio e si concluderà il 30 maggio. Solo allora si avrà la certezza assoluta che la maglia rosa pedalerà verso l’Alpe di Mera, ma quelle rivelate da Rai sport giovedì sembrano molto di più di semplici indiscrezioni.

Vittoria per il territorio

Il primo cittadino conferma però le trattative con Regione ed Rcs, che organizza il Giro: «Ci sono stati già negli anni scorsi contatti con la struttura tecnica della gara, adesso la palla è nelle mani della Regione, che dovrà decidere in base al budget a disposizione. Se verrà confermato l’arrivo a Mera, per noi sarà sicuramente una grande notizia e dovremo farci trovare pronti per un evento di cui tutta la Valle deve essere fiera. Per me non si dovrà parlare di arrivo a Scopello, ma di arrivo in Valsesia. Noi abbiamo la salita, che probabilmente animerà la corsa, ma questo evento è una vittoria per tutto il territorio».

Porte chiuse

Resta da capire se e quanti tifosi potranno assieparsi lungo il percorso per applaudire i loro beniamini: vista la situazione covid, infatti, Il Giro potrebbe essere a porte chiuse: «Vedremo – conclude il sindaco di Scopello -, comunque il numero di persone sarà limitato anche perché lo spazio a bordo strada non è granché».

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