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Grignasco, l’ufficio postale scompare in mezzo alla foresta

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Un biglietto da visita poco attraente

Uffici postali di Grignasco e Prato Sesia “inghiottiti” dalla vegetazione. In entrambi i casi le piante stanno avendo la meglio, aiutate da queste belle giornate di sole che consentono una crescita rigogliosa. A Grignasco due scalini non esistono praticamente più e un nastro bianco e rosso indica agli utenti di utilizzare un altro percorso per accedere all’immobile. Almeno fino a quando non si usura: allora viene tolto, fino a ricomparire qualche tempo dopo. Le piante la fanno da padrona, ormai hanno completamente circondato l’ufficio postale; per gli amanti del verde è senza dubbio un bel colpo d’occhio, ma forse un po’ di manutenzione in più non guasterebbe. Lo stesso discorso vale per Prato Sesia: qui le piante stanno invadendo il passaggio pedonale, obbligando chi lo percorre a deviare rami e foglie, anche se c’è chi ormai ha deciso di non utilizzarlo più. Anche qui gli scalini si stanno deteriorando per via del costante passaggio di utenti; non si è ancora arrivati al livello di Grignasco, ma si è sulla strada buona. Se mai ce ne fosse stato bisogno, qualche incivile ha anche pensato bene di imbrattare un muro con una scritta, facendo sapere che qualcuno starà “insieme per sempre”. Come nel paese vicino anche qui la vegetazione è ormai fuori controllo.

Grignasco e Prato Sesia non sono certo casi isolati, solo due esempi di una situazione che si ripete uguale in tutta Italia. E’ infatti sufficiente digitare su Google le parole “poste”, “vegetazione”, “incuria” e così via, ed è ecco apparire decine e decine di articoli di giornali di tutto il Belpaese, che riportano situazioni analoghe nei vari paesi di riferimento. A volte a lamentarsi e a scrivere a Poste Italiane è il sindaco, altre il direttore dell’ufficio, ma il più delle volte le cose non cambiano e a volte gli articoli vengono riproposti un anno dopo, mettendo a confronto l’incuria di prima con quella dell’anno successivo, praticamente uguale. Un biglietto da visita poco attraente per una società che vanta 145mila dipendenti e una media di 24 miliardi di euro l’anno di fatturato.

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