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I cocktail più eleganti di Milano li prepara un giovane triverese

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Iacopo Pilati ha 27 anni e ha frequentato l’alberghiero di Caulera. Ha lavorato nel Biellese, poi si è spostato in Lombardia

E’ il barman di una delle dieci “terrazze” definite più glamour di Milano dove assaporare cocktail e aperitivi, circondati da un panorama mozzafiato. Più precisamente, è al quarto posto. Ed è un triverese: Iacopo Pilati, 27 anni.

La classifica dei locali più chic e fascinosi in cima ai palazzi milanesi è stata fatta dal quotidiano “Il Giorno”. Il triverese da qualche tempo lavora alla Terrazza 12, una location particolare al decimo piano del “Brian & Barry Building”, da dove si gode una spettacolare vista sul centro del capoluogo lombardo.
«Vivo a Milano da cinque anni – spiega il giovane – ho fatto i miei studi superiori all’alberghiero Zegna di Caulera, dove ho seguito i corsi legati alla cucina. Dopo la maturità ho lavorato nella zona del Biellese, dove ho fatto anche degli stage. Poi ho deciso di trasferirmi e di fare un’esperienza in città, e così sono venuto qui. Ed è iniziata la mia avventura».
Pilati ha fatto esperienza in vari locali, per poi approdare alla Terrazza 12 come bartender, cioè esperto di cocktail preparati con tecniche moderne e responsabile del bar.

«Ho scelto Milano – continua il triverese – dove ho trovato lavoro in un albergo. Ho seguito diversi corsi di aggiornamento per diventare barman. Ho avuto la possibilità di fare dei colloqui in alcuni bar e ho iniziato questo nuovo impiego, che è andato bene. Ora è una soddisfazione essere qui e anche vedere la classifica del “giorno” mi ha fatto piacere».
Dietro a questo lavoro c’è molto impegno, professionalità e anche creatività. «Si tratta di un lavoro impegnativo – racconta Pilati – con orari particolari, fino a tarda notte. Ma devo dire che sono contento, visto che mi piace moltissimo. Sono sempre a contatto con la gente e questo è un fattore positivo. L’ambiente è interessante e sono davvero soddisfatto visto che sono responsabile del bar e mi occupo di quello che concerne la sua gestione, faccio l’assistente al direttore del locale. E’ un lavoro che, visto l’impegno, diventa la tua vita e non potrei farlo se non avessi tutte queste soddisfazioni».
Ma Pilati è giovane e ha anche altri sogni nel cassetto, che spera di realizzare in futuro.
«Devo dire – conclude il triverese – che mi piacerebbe aprire un mio locale. Visto che sono giovane ho ancora la possibilità di poter realizzare questo mio progetto. Ho la fortuna di aver lavorato in diversi posti e di aver conosciuto molte persone del settore. Credo sia importante guardare sempre al futuro, si tratta di un lavoro di movimento, di cambiamento e magari un giorno potrò avere un locale tutto mio».

Uno dei cocktail di Pilati, che si può assaporare sul tetto di Milano, è il “Sunny Mary” una reinterpretazione del più conosciuto “Bloody Mary”. Di cosa si tratta? Beh, nulla di meglio che andare a assaggiarlo…

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