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I presepi di Postua sono andati in onda sul Tg Uno

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E’ il paese con la più alta densità di Natività per abitante. Un record che ha incuriosito anche le reti nazionali

La Rai è tornata a Postua, paese con la più alta densità di presepi per abitante. Venerdì sul primo canale nazionale è andato in onda il servizio, durante il Tg 1, che ha raccontato questa tradizione natalizia che dura da 34 anni.

«Fa parte di noi – spiega il farmacista del paese Flavio Zanellati -. C’è un forte attaccamento al territorio perchè davvero tutti sono coinvolti in questa iniziativa». E viene dato ampio spazio alla fantasia, c’è il presepe dei bambini, quello realizzato nella fontana antica, la rappresentazione ad altezza d’uomo nel borgo antico, ma anche la Natività realizzata con un casco, catene e pistoni da un meccanico. «In paese c’è sempre aria di festa – ha commentata ai microfoni Rai l’ex sindaco Lino D’Alberto -. A gennaio poi quando si smonta tutto rimane un po’ di malinconia».

Oltre 200 presepi disseminati per le vie di un paese di poco più di 500 persone. Quest’anno le Natività dovrebbero essere 216 disseminate ovunque, ma il conteggio si farà solo alla fine perché è possibile che qualche sorpresa salti fuori all’ultimo. I visitatori sono in crescita continua e dopo il servizio sul Tg Uno si spera di fare il pienone. «É difficile contare tutte le persone che arrivano – spiega Zanellati – perchè l’accesso è assolutamente gratuito e non ci sono biglietti. Si parte dal mattino e si va avanti fino a mezzanotte. Poi ci sono gli appuntamenti classici subito dopo le feste: Santo Stefano, il primo giorno dell’anno e l’Epifania. In questi casi dobbiamo chiedere aiuto alla Protezione civile per accogliere tutti». Postua è anche il paese più visitato dalle scolaresche in inverno. L’idea è partita 34 anni fa quando Giampietro Baldracchi decise di proporre ai vicini di casa di realizzare le Natività nei cortili forse non pensava che l’iniziativa avrebbe avuto un successo così grande. Ma tutto è nato spontaneamente, soltanto nell’ultimo periodo si è costituito un comitato organizzatore. In palio non c’è alcun premio, soltanto la passione di fare il presepe e allestire una propria Natività per rendere il Natale ancora più sentito. Ogni angolo è quello giusto per realizzare una piccola rappresentazione. «E’ nato tutto spontaneamente, per anni non c’è stato un vero e proprio comitato organizzatore, non ci sono regole che impongono di fare il presepe e neppure un premio in palio. Semplicemente chi ha voglia può dare spazio alla propria creatività».

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