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I vigili del fuoco chiedono più rispetto e garanzie

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Lunedì mattina un sit-in davanti alle prefetture

I Vigili del Fuoco di Novara, Biella, Vercelli e Verbania su iniziativa del sindacato autonomo Conapo si sono dati appuntamento in divisa lunedì 22 maggio dalle ore 10 davanti alla Prefettura ove organizzeranno un SIT-IN di protesta. Successivamente, ci sarà un incontro con Sua Eccellenza il Prefetto di Novara, Dott. Francesco Paolo Castaldo, al quale chiederanno di fare da portavoce del malessere dei Vigili del Fuoco nei confronti del Governo e del Ministro dell’Interno Minniti.

Un’iniziativa che avverrà simultaneamente in tutte le province d’Italia.  “Rischiamo la vita ogni giorno al pari dei colleghi appartenenti agli altri Corpi dello Stato. Siamo impiegati negli interventi di soccorso tecnico urgente 24 ore su 24, ognuno di noi ha specializzazioni e abilitazioni che ci consentono di fornire un pronto e professionale servizio al cittadino eppure – spiega Alessandro Basile, Segretario Provinciale del Conapo di Novara – siamo il Corpo dello Stato meno retribuito e con meno tutele previdenziali. Abbiamo bisogno di certezze e pretendiamo che il lavoro più bello del mondo possa avere gli stessi diritti degli altri colleghi in uniforme”.

 

A protestare davanti ai palazzi del Governo e in sciopero della fame dal 15 Maggio, il Segretario Generale del Conapo Antonio Brizzi, con addosso un cartello con la scritta “VERGOGNA”, è intenzionato a proseguire la protesta fino al 23 c.m., giorno in cui il Consiglio dei Ministri approverà il decreto sui Vigili del Fuoco, Atto Governo 394.

Intanto egli continua a chiedere risorse per equiparare la retribuzione dei VVF agli altri Corpi dello Stato. I 103 milioni di euro stanziati dal Governo vengono infatti ritenuti insufficienti “e ne servono almeno altri 50 per provare ad equiparare solo alcune delle voci retributive. Se poi si tiene conto che il Governo ha stanziato circa un miliardo per le forze armate e le forze di polizia, appare chiaro che la disparità di trattamento è destinata a restare”, ha spiegato Brizzi in una nota.

 

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