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«Il pronto soccorso di Borgo ha salvato la vita a mio fratello»

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Euridice Foglia di Cavallirio racconta la sua storia e si complimenta con tutti: «Nel reparto di medicina, il personale è preparato e molto disponibile»

Tagli ai reparti, personale che manca, tempi d’attesa eterni al pronto soccorso: ma l’ospedale di Borgosesia non è soltanto questo. E’ anche professionalità e umanità. Questa volta è Euridice Foglia, residente a Cavallirio, a voler raccontare la propria storia. «Mio fratello ha 61 anni e stava male ormai da diverso tempo – dice la donna -; si è rivolto al medico di base e al polo sanitario di Trivero, ma senza successo. Il primo gli ha consigliato di prendere della Tachipirina, nel secondo caso è stata effettuata una veloce visita ed è stato mandato a casa con la prescrizione di un antibiotico e la diagnosi di un polmone completamente chiuso, con la raccomandazione di andare dopo sei giorni dal suo medico curante». Passa qualche giorno, e la donna telefona al fratello per sapere se si sente meglio. E invece lui spiega di non farcela più, di stare male, di faticare a muoversi e anche solo a respirare. A quel punto Foglia raggiunge il fratello, che sta a malapena in piedi da solo, e lo porta al pronto soccorso del Santissimi Pietro e Paolo.

«Giusto il tempo di arrivare e l’infermiera del Triage si è subito accorta della gravità della sua situazione – racconta ancora la donna -; nel giro di dieci minuti è stato visitato da un medico, poi ecografia, esame del sangue, raggi X e Tac. Insomma, in breve tempo avevano un quadro completo, ed era tremendo: entrambi i polmoni erano affetti da estesi focolai di polmonite. Mi hanno detto che è stata una fortuna che l’ho portato al pronto soccorso, gli ho salvato la vita». Nonostante il tanto lavoro per le numerose influenze, l’uomo è stato seguito e monitorato tutta la notte e al mattino trasferito in reparto. «Anche qui il personale è stato eccezionale – dice ancora Foglia -. Erano tutti provati per il boom di accessi, ma non si sono risparmiati nemmeno per un minuto. Oltre che preparato, il personale è molto disponibile. Nel reparto di medicina mio fratallo ha trovato medici e infermieri straordinari, che lo sostengono anche moralmente. Nella sfortuna posso dire che siamo stati fortunati a trovare professionisti così».

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