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Il Puncetto valsesiano punta a diventare patrimonio dell’Unesco

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Firmato il protocollo a Venezia per la candidatura. «Giusto premiare la tradizione nata nei nostri monti»

Il puncetto valsesiano punta a diventare patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco.  A Venezia è stato siglato il protocollo d’Intesa per la candidatura del merletto italiano, a cui appartiene il puncetto valsesiano. Un’arte unica, diventata famosa in tutto il mondo, fatta di punti, intrecci, tipi di filato e grande maestria, che esce dalle case e pervade le città. un progetto che vede 16 Comuni italiani uniti in rete per salvaguardare, promuovere e valorizzare un’arte antica e preziosa, simbolo della cultura e dell’identità dell’Italia. Da Bolsena a Chioggia, da Chiavari a Forlì, fino a Bosa, Cantù, Meldola, Gorizia, L’Aquila, Latronico, Orvieto, Rapallo, Sansepolcro, Santa Margherita Ligure, Varallo e naturalmente Venezia: 16 città, unite in sinergia per creare una collaborazione tra enti, che rafforzi sempre più la consapevolezza del valore del merletto italiano, attraverso incontri, eventi, manifestazioni a sostegno del progetto.

Molto apprezzato dai presenti e dagli organizzatori il puncetto portato dall’assessore varallese Pietro Bondetti che ha rappresentato la Valsesia all’incontro.
«La firma del protocollo – ha sottolineato la presidente del consiglio comunale Ermelinda Damiano una delle principali sostenitrici del progetto – rappresenta un momento fondamentale non solo per sancire la candidatura, ma anche per creare un filo diretto e connesso tra culture e tradizioni delle diverse città italiane custodi di quest’arte millenaria».

Questo progetto è un riconoscimento al lavoro e alla dedizione di molte donne appassionate. E proprio sul loro ruolo si è soffermata anche la presidente della Fondazione Musei Civici Maria Cristina Gribaudi, che ricordando il successo della biennale del merletto, appena conclusa, ha sottolineato come proprio le donne, grazie alla loro abilità virtuosistica, abbiano anche sostenuto economicamente le proprie famiglie.
Dalla coordinatrice del progetto, Maria Vittoria Ovidi, presidente dell’Associazione Bolsena ricama, l’auspicio che il testimone di questa antica tradizione riesca a passare alle nuove generazioni. All’interno dei tanti tipi di merletto, il puncetto valsesiano ha sicuramente un posto d’onore. «E’ uno dei più apprezzati – spiega Bondetti -. Ed è giusto lavorare per dare un riconoscimento a questa tradizione nata e sviluppata tra le montagne della Valsesia, ma conosciuta e apprezzata anche all’estero». Ora si corre per avere il marchio Unesco a difendere la tipicità.

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