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Il sindaco di Grignasco: «Parliamo della biblioteca, ma aspettiamo almeno il progetto» 

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Intanto il consigliere di minoranza Davide Donà ha presentato una mozione per l’annullamento di due delibere di giunta

Il trasferimento della biblioteca? Il Comune di Grignasco non fa marcia indietro, ma chiede di aspettare che ci sia un progetto vero e proprio prima di parlare di incontri e di confronti. E’ quanto è emerso durante l’ultimo consiglio comunale. In proposito, il consigliere di minoranza Davide Donà ha presentato una mozione per l’annullamento di due delibere di giunta. «E’ stato deliberato lo spostamento della biblioteca comunale dalla sede nativa verso altri locali, inclusi nell’edificio scolastico di largo Ferrari – ha osservato il consigliere nell’atto –, in seguito è stata presentata una petizione popolare sottoscritta da oltre mille cittadini, in cui si chiede che la biblioteca rimanga nella sua sede attuale».

Donà ha chiesto, oltre all’annullamento della delibera, l’apertura di un confronto con i sostenitori della petizione. «Aldilà dell’operazione di trasloco, credo sia una questione di metodo poco opportuno – ha aggiunto –: si parla di cultura e la cultura è condivisione, il che non va d’accordo con le decisioni imposte dall’alto». Di diverso avviso il sindaco Roberto Beatrice: «La deliberazione è stata un atto di indirizzo per l’ufficio tecnico, ai fini di valutare la possibilità di uno spostamento della biblioteca alla luce di effettivi problemi, come sicurezza e costi di gestione. Si potrebbe anche rendere più fruibile la biblioteca dal punto di vista della parte didattica. Purtroppo, secondo me, in questo caso è partito un allarme esagerato».

Attualmente non c’è un progetto, né sono stati fatti dei lavori: «Al momento c’è un’idea – prosegue il sindaco – ma ancora niente di concreto. Dopo avere visto il progetto, potremo valutare. La nostra idea è comunque quella di migliorare la situazione, non certo di peggiorarla». Mediante un’interrogazione, il consigliere Donà ha chiesto delucidazioni anche su un manifesto della maggioranza in cui si faceva riferimento a “bugie raccontate ai cittadini per gli interessi e secondi fini di poche persone”. «Voglio precisare che questa frase non è rivolta né ai promotori della petizione, né ai firmatari – ha risposto il sindaco – purtroppo è accaduto che, mentre i promotori della petizione raccoglievano le firme, altri abbiano detto per esempio che la biblioteca sarebbe stata chiusa, che si sarebbe spostata in un posto più piccolo o addirittura che sarebbe stata trasferita in un altro paese».