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Impianto rifiuti sequestrato dai carabinieri forestali a Borgomanero

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Impianto rifiuti sequestrato dai carabinieri forestali a Borgomanero.

Impianto rifiuti sequestrato

I Carabinieri Forestali della Stazione di Carpignano Sesia hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo su un impianto di trattamento rifiuti sito nel comune di Borgomanero. Il provvedimento è stato disposto dal G.I.P. di Novara. Nel passato mese di dicembre, era stata svolta un’attività di controllo, di quelle che ordinariamente vengono effettuate sugli impianti autorizzati, allo scopo di verificare la corretta gestione dei rifiuti ed il rispetto della normativa ambientale. L’azienda, autorizzata alla gestione ed al trattamento di rifiuti, era stata sottoposta ad accertamento, onde verificare il rispetto delle prescrizioni autorizzative e, più in generale, delle disposizioni di legge previste a tutela dell’ambiente e della salubrità dei processi produttivi.
A conclusione del controllo, il titolare della ditta, è stato denunciato. Si tratta di un cittadino italiano residente in provincia. Infatti, dall’accertamento era emerso che, ingenti quantitativi di rifiuti, venivano raccolti al di fuori delle aree autorizzate e non risultavano gestiti in maniera conforme alle prescrizioni autorizzative. Si trattava di elettrodomestici dismessi, rifiuti ferrosi e di altro genere. L’area ove sorge l’impianto è posta in prossimità di una zona boscata. Pertanto, è stata contestata pure la violazione paesaggistica, anch’essa reato penale. Al titolare era, infatti, stato anche contestato di aver svolto una parte dell’attività produttiva in area sottoposta a vincolo ambientale, in assenza di autorizzazione paesaggistica.
Inoltre, al momento del controllo, era già stata anche irrogata sanzione amministrativa di 2.066 euro per l’irregolare tenuta del registro carico/scarico rifiuti.  Non sono emerse situazioni di pericolo per la salute pubblica, né forme evidenti di grave contaminazione ambientale.
All’esecuzione del sequestro, tuttavia, si è registrato il ripristino dello stato dei luoghi per gran parte delle aree dell’impianto utilizzate illecitamente, a comprova di uno spontaneo ravvedimento operoso da parte dell’indagato dopo la denuncia all’AG.

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