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Invasione di cinghiali, Unione Valsesia avverte: no alle soluzioni “fai da te”

«Adesso chi spara commette un illecito, occorre segnalare il caso alla Provincia»

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Invasione di cinghiali, Unione Valsesia avverte: no alle soluzioni “fai da te”. «Adesso chi spara commette un illecito, occorre segnalare il caso alla Provincia»

Invasione di cinghiali, Unione Valsesia avverte: no alle soluzioni “fai da te”

Sono sempre più numerosi, in Valsesia, i cinghiali che si avvicinano alle abitazioni, spesso danneggiando giardini, orti e colture in genere, e molti abitanti non nascondono la tentazione di imbracciare il fucile per liberarsi di questi “ospiti” non graditi.

Tant’è che l’Unione montana vuole mettere un freno: «E’ una tentazione nella quale non bisogna assolutamente cadere – raccomanda l’assessore alla montagna dell’Unione montana Valsesia, Alex Rotta – perché la caccia è chiusa dal 31 gennaio e dunque si commetterebbe un illecito, ovviamente perseguibile a termini di legge».
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Un problema correlato con il lupo

L’aumento degli ungulati sul territorio parrebbe correlato con la più incisiva presenza del lupo: «Che negli ultimi anni i cinghiali abbiano formato branchi più numerosi dove gli individui adulti si uniscono a protezione di quelli più fragili, in particolare i piccoli sembra essere ormai un dato di fatto – spiega l’amministratore –. Intanto si registrano sempre più spesso segnalazioni di questi gruppi numerosi di cinghiali nelle immediate vicinanze dei centri abitati, dove è più facile trovare cibo. Il tutto parrebbe dipendere dalla presenza di grandi carnivori che ormai, come confermato dai dati dei censimenti, sono in numero considerevole nella nostra valle».

Come si può intervenire per contenere il problema

«Il modo corretto per risolvere la situazione è rivolgersi all’autorità competente, ossia alla Provincia di Vercelli che ha la delega alla vigilanza sulla fauna selvatica – spiega l’assessore Rotta -. Sul sito della Provincia i cittadini possono trovare l’apposita modulistica da utilizzare per segnalare i danni subiti a causa della presenza dei cinghiali e richiedere interventi di contenimento. Sulla base delle segnalazioni, gli esperti valuteranno se intervenire con azioni di contenimento da parte di cacciatori formati e autorizzati, oppure con il posizionamento di gabbie di cattura».

In questo quadro ciò che va assolutamente evitato è qualsiasi tipo di intervento autonomo da parte dei cittadini, che sarebbe del tutto inappropriato oltre che illecito.

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    15 Febbraio 2024 at 18:31

    Perchè chiudere la caccia al 31 Gennaio? Vista la situazione emergenziale, la caccia dovrebbe restare aperta 12 mesi, sino alla soluzione del problema.

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