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L’ex sindaco di Borgo contro la nuova ”bretella” di Aranco: «Fatta così, è inutile»

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Alice Freschi: «E Tiramani non si prenda meriti che non ha. Si tratta di un lavoro originariamente voluto da Buonanno»

Sulla nuova strada ad Aranco interviene polemicamente l’ex sindaco di Borgosesia e attuale consigliere di minoranza Alice Freschi. «Altro che migliorare la viabilità del rione: i disagi sono rimasti perchè l’anello per rientrare su Aranco di fatto non esiste». Questo il suo pensiero. Alla base delle considerazioni di Freschi, ora esponente del gruppo “Noi per Borgosesia”, è la modifica del progetto iniziale che avrebbe di fatto snaturato le ragioni della realizzazione della strada: «Il collegamento era stato pensato dalla passata amministrazione per facilitare il transito agli automezzi obbligati a passare nella strettoia davanti alla chiesa parrocchiale di Aranco», osserva Freschi.

Che prosegue: «Peccato che il disegno originario sia stato cambiato nella sua parte terminale, così le auto che imboccano la variante in uscita vanno solo in direzione di Varallo, mentre chi entra dalla strada provinciale finisce praticamente per dover ripassare dalla strettoia, a meno che la sua destinazione sia l’unica azienda presente nell’area. Peggio ancora per chi arrivasse alla strettoia con un mezzo più grande di un’auto: essendo via Fontane ora a senso unico dovrebbe tornare indietro in retromarcia».

Una “bretella” che, se mantenuta così, secondo Freschi poco aiuta la viabilità interna di Aranco: «A chi e a cosa serve avere speso 165mila euro per uscire da Aranco verso Varallo? – si domanda il consigliere di opposizione – L’impossibilità, in uscita dalla nuova strada, di poter rientrare verso via Cesare Battisti e il centro Aranco rende inutile il collegamento, se non agli automezzi diretti all’unica ditta che si trova alla base della discesa. Siamo praticamente al punto di partenza e invito la giunta a rivedere il tracciato come da progetto iniziale. Senza dimenticare che, seppur aperta, la strada è ancora priva di cartelli indicatori e di una buona illuminazione in particolare all’uscita sulla “299”».

Un ultimo rilievo, l’esponente di “Noi per Borgosesia” lo dedica al sindaco: «Tiramani considera l’apertura della strada come “la prima opera nel programma elettorale”. Non si prenda meriti: si tratta di un lavoro voluto da Gianluca Buonanno, progettato, approvato e deliberato dalla giunta allora in carica e quasi finito prima delle elezioni quando mancava solo l’asfalto».

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