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La Caritas di Ghemme: «Servono più aiuti»

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Famiglie che non hanno i soldi per fare la spesa o per pagare le bollette di luce e gas.

Famiglie che non hanno i soldi per fare la spesa o per pagare le bollette di luce e gas. La crisi fa sentire i suoi effetti anche a Ghemme, come ben sanno i volontari della Caritas parrocchiale, che ogni giorni si trovano a dover fronteggiare le emergenze. Il gruppo ha di recente pubblicato il rendiconto dell’attività del 2015, anno in cui si è registrato innanzitutto un aumento delle donazioni, passate dalle 501 del 2014 alle 569 dell’anno scorso. Le distribuzioni di beni e alimenti, invece, sono state in tutto 598.
«Registriamo con soddisfazione ed estrema gratitudine un sensibile incremento nelle donazioni da parte dei cittadini – sottolineano alla Caritas ghemmese -. E’ un buon segno che speriamo sia particolarmente distintivo di questo anno santo, dedicato alla misericordia, che non è solamente perdono in senso generico, ma compenetrazione nei bisogni materiali e spirituali altrui».
In questi ultimi mesi, in paese, l’emergenza riguarda proprio i generi alimentari. «La situazione è drammatica – ammette Maura Ferrari, del gruppo Caritas parrocchiale – e sarebbe davvero bello se le persone eccellenti di questo paese, che sono tante, decidessero davvero di impegnarsi a fondo, prendendo magari per mano una famiglia bisognosa per 2 o 3 mesi. Per aiutare chi non riesce a sfamarsi o a pagare le bollette si può passare attraverso di noi, portando generi alimentari in parrocchiale, ma anche contattare i servizi sociali. Vista l’emergenza, purtroppo, non riusciamo a far fronte a tutte le richieste. I casi difficili sono sempre più numerosi e il problema alimentare è molto sentito a Ghemme».

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