La Corte dei conti a Varallo: liquidare subito la Milanaccio srl

La Corte dei conti interviene sulla questione “Milanaccio srl”: «La società va subito liquidata».

La Corte dei conti invita a liquidare la Milanaccio srl

Nei giorni scorsi il sindaco di Varallo Eraldo Botta ha trasmesso in una nota una comunicazione giunta dalla Corte dei Conti. «Qualche giorno fa il Comune ha ricevuto un pronunciamento della Corte dei Conti nel quale si formulano alcuni rilievi sulla Società sportiva Milanaccio srl, attualmente in fase di liquidazione». L’organo di rilievo costituzionale invita dunque a velocizzare le procedure di liquidazione della società Milanaccio.

Fino a qualche tempo fa, infatti, facevano capo alla società l’omonimo centro sportivo di Borgosesia e la struttura varallese di Villa Becchi. Dall’anno scorso, invece, la struttura varallese è in mano alla “InSport”, che già gestisce una ventina di piscine nel nord Italia.

Acquistata dal Comune per non perdere un servizio

Per una questione di trasparenza, come lui stesso sottolinea, il sindaco Botta intende informare la cittadinanza sulla questione. La società Milanaccio è stata spesso al centro di polemiche fin dai tempi dell’amministrazione di Gianluca Buonanno. Fu lui, infatti, a voler acquistare il centro sportivo di Borgosesia per evitarne la chiusura.

Una spesa già in programma

«La Corte dei Conti ha disposto al Comune di Varallo di provvedere ad alcuni aggiustamenti contabili di carattere più formale che sostanziale – prosegue Botta -. Tali aggiustamenti non mettono in discussione il rendiconto 2020, recentemente approvato dalla giunta comunale. Inoltre, la chiusura della liquidazione era già prevista entro il corrente mese di aprile».

«L’organo ha inoltre disposto la segnalazione del provvedimento alla Procura regionale della Corte dei Conti. In merito a quest’ultima questione l’amministrazione comunale ritiene che non sussistano fattispecie di responsabilità e di aver agito al meglio per tutelare tanto gli interessi dell’Ente, quanto quelli dei lavoratori e per garantire la continuità del servizio ai cittadini».

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