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La fascia tricolore di Buonanno donata alla sua famiglia

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Varallo, l’omaggio all’ex sindaco durante il consiglio comunale di giovedì. Presenti la mamma e la sorella dell’europarlamentare

L’amministrazione cittadina rende omaggio a Gianluca Buonanno. Giovedì sera, nel corso della seduta del consiglio comunale tenutosi nel salone polivalente delle scuole primarie di Varallo, i consiglieri della maggioranza assieme a quelli della minoranza hanno voluto ricordare il pro sindaco della città recentemente scomparso.

Per l’occasione erano presenti come ospiti speciali la madre di Buonanno, Lina, e la sorella del politico, Emanuela, alle quali l’amministrazione ha voluto donare una somma di denaro raccolta dai dipendenti del Comune di Varallo che la famiglia potrà devolvere in beneficenza in ricordo dell’europarlamentare a chi riterranno meritevole di tale iniziativa. Inoltre, a loro, il sindaco Eraldo Botta ha voluto consegnare la fascia tricolore utilizzata dal politico come sindaco prima e poi prosindaco in occasione delle celebrazioni e iniziative cittadine. «Con lui – ha detto il primo cittadino – è scomparso uno dei personaggi più significativi della nostra terra che per essa ha fatto tanto. Soprattutto per i suoi abitanti. Buonanno ha sempre cercato di aiutare le persone. Lo ho anche visto piangere davanti all’impossibilità di dare una mano alla gente e tante volte anche dare aiuto utilizzando il suo patrimonio personale e lui mi ha sempre raccomandato di non dire nulla, di non parlare della sua generosità. Mi sono sempre fidato ciecamente di lui, delle sue idee geniali. Ho ascoltato i suoi rimproveri e i suoi insegnamenti. Da lui ho imparato a non creare false aspettative nelle persone e di promettere solo ciò che si può realmente realizzare».

A turno tutti, in un clima di forte commozione, hanno voluto esprimere il proprio rammarico, anche i consiglieri di minoranza. «Nella vita politica – ha detto Augusto Luttore del gruppo “Sinistra per Varallo. Bella ciao” – avevamo posizioni differenti ma non si può rimanere indifferenti a un tale evento. Non si può morire a soli 50 anni. Quello che è successo mi lascia amareggiato. Mi spiace». Ricevuta la fascia, le due donne hanno ringraziato l’amministrazione. «Ci ha fatto molto piacere – ha commentato la sorella Emanuela – poter assistere a questa manifestazione d’affetto. Tantissime persone, anche da altre parti d’Italia, stanno manifestando il proprio apprezzamento per la figura e l’operato di Gianluca. Grazie a tutti».

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