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«La Provincia fa congelare dirigenti, funzionari e bidelli»

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Il Movimento 5 Stella accusa: in questi giorni negli istituti superiori temperature sotto i 16 gradi

Le lezioni sono sospese, ma nelle scuole c’è gente che lavora anche durante lo stop di Natale e non esiste che la Provincia fissi a 16 gradi la temperatura degli ambienti interni. Questa, in sintesi, la protesta di Michelangelo Catricalà, esponente vercellese del Movimento Cinque Stelle, che scrive a difesa del personale non docente (dirigenti, funzionari e bidelli) degli istituti superiori della provincia di Vercelli.

«Esprimo la piena solidarietà a tutti i colleghi, impiegati, tecnici e collaboratori scolastici degli istituti superiori che, come ogni anno durante il periodo natalizio, rimangono al freddo – scrive Catricalà – perché appunto la Provincia decide che le temperature debbano essere drasticamente ridotte (massimo 16 gradi e anche meno giusto per non fare andare in blocco caldaie e tubazioni varie). “Sospensione dell’attività didattica” non significa chiusura delle scuole: gli uffici rimangono sempre e comunque aperti in quanto svolgono pubblico servizio a disposizione dell’utenza. I laboratori vengono manutenuti, le classi pulite e vi sono scadenze burocratiche improcrastinabili».

E ancora: «L’idea di ridurre il riscaldamento impedisce a questo personale di lavorare in modo dignitoso ed è palesemente in contrasto con le vigenti norme sulla sicurezza. Una politica sul contenimento dei costi basata esclusivamente sul risparmio energetico di pochi giorni, fa pensare ad una manovra estemporanea. Le temperature rimangono quindi ben al di sotto della soglia consentita. Esistono delle norme e queste vanno rispettate ed è paradossale che proprio la Scuola diventi oggetto di violazioni. Non è giustificato il fatto che non vi siano gli allievi… In ultima analisi è sempre facile risparmiare sulla pelle degli altri».

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