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La Valsessera ricorda Lina Crisopulli: contribuì a creare l’Associazione handicappati

Nel 2016 aveva ricevuto il premio bontà “Elena Nathan Loro Piana” del Comitato di Borgosesia della Croce rossa italiana per il suo impegno nel volontariato.

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La Valsessera saluta Lina Crisopulli, 85 anni. Contribuì a fondare, con Italo Marchi e Ugo Bassotto, l’Associazione handicappati.

La Valsessera ricorda Lina Crisopulli

Una grande donna, disponibile, ricca di valori, instancabile, determinata, presente. E determinante nel fondare l’Associazione handicappati Valsessera. Chi ha conosciuto Lina Crisopulli, vedova Ugo, se la ricorda così: impegnata per gli altri, forte nel portare avanti le proprie idee, generosa. Nel 2016 aveva ricevuto il premio bontà “Elena Nathan Loro Piana” del Comitato di Borgosesia della Croce rossa italiana per il suo impegno nel volontariato, portato avanti col cuore per decenni.

L’addio a Coggiola

Il funerale di Lina, che aveva 85 anni, è stato celebrato ieri nella sua Coggiola, nella chiesa parrocchiale di San Giorgio, per poi essere accompagnata nel cimitero del paese, dove ora riposa.

La comunità si è stretta al dolore del figlio Marco, che ha accudito, della figlia Laura anche lei impegnata nel sociale, del genero Quintino, dei nipoti, delle sorelle Giovanna e Agostina e dalle tante persone che l’hanno conosciuta e le hanno voluto bene.

Sì, perché a Lina non potevi non volere bene e il suo amore per gli altri, oltre che alla famiglia, lo ha dimostrato nell’Associazione handicappati Valsessera che ha fatto nascere con Italo Marchi e Ugo Bassotto nel 1975.

I ricordi

«Siamo stati fianco a fianco per 43 anni – spiega il presidente Giuseppe Giannattasio – lei si è adoperata tantissimo per i ragazzi disabili, si è battuta con Italo e con me per loro. È stata un pilastro, una forza anche per la comunità alloggio L’Albero di frazione Masseranga a Portula. Ha dato davvero l’anima e il cuore per questo progetto, che abbiamo potuto portare avanti insieme. Me la ricordo quando organizzava le lotterie o le serate per raccogliere fondi. Era infaticabile e il suo ricordo rimarrà sempre nel cuore di tanti e nel mio».

Tante parole di affetto

Parole di stima e di affetto arrivano anche da Paolo Chioso che l’ha conosciuta bene e ha trascorso con lei tanti momenti.

«Sono andato a dirle ciao – dice Chioso –, non potevo non salutarla. Ho davvero tanti ricordi con lei. Era una donna eccezionale sotto tutti i punti di vista. Nell’Associazione handicappati ha fatto un grande lavoro e la Valsessera se la ricorderà anche per quello, per il progetto della comunità alloggio, per le battaglie che ha portato avanti, per la sua presenza infaticabile. Lina era davvero una “macchina da guerra”. Era forte, determinata, sincera, onesta. Se avevi bisogno era lì a darti una mano. Mi spiace davvero tanto, è mancata una grande donna, che ha lasciato una bella impronta, un esempio importante e vero».

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