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Le aree industriali rimaste invendute costano 5 milioni alla Valsesia

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La Regione chiede indietro i soldi anticipati per urbanizzare e dotare di servizi i lotti

In Valsesia le aree industriali rimaste invendute rischiano di costare care ai Comuni di Borgosesia, Gattinara, Arborio e Ghemme: la Regione ha infatti chiesto indietro i soldi che aveva anticipato per urbanizzare e dotare di servizi i lotti. E poco importa che poi sui medesimi lotti non si sia edificato nemmeno un chiosco di lustrascarpe: il prestito va restituito. Non si tratta di bruscolini: a Gattinara venne erogato un finanziamento di poco superiore ai 2,8 milioni, a Borgosesia 1,5 milioni, a Ghemme 450mila euro e ad Arborio 530mila euro. In totale in zona  vennero erogati tra il  2003 e il 2005 più di 5 milioni. Arborio è l’unico Comune ad averne restituita una parte, pari a 35mila euro.

In teoria, l’obiettivo era quello di restituire tutto grazie agli introiti che venivano versati dalle imprese nel momento in cui acquistavano un pezzo di area per farvi il capannone. Ma siccome di imprese se ne sono viste poche o nessuna, le amministrazioni sono rimaste col cerino acceso in mano. Un cerino che adesso comincia a scottare, visto appunto che la Regione ha chiesto indietro i soldi a decorrere da quest’anno, con piani di restituzione di dieci anni se la superficie dell’area industriale è stata venduta per almeno il 50 per cento e di quindici anni se invece ne è stata ceduta meno della metà.

Il sindaco di Gattinara Daniele Baglione ha già chiesto un incontro con l’assessore regionale al bilancio Aldo Reschigna. Qui sono stati venduti tre lotti, ma 65mila metri quadrati di sito produttivo restano vuoti. «Come prima cosa mi sono confrontato con altri sindaci nella nostra stessa situazione – spiega il primo cittadino -, così da tenere una linea comune. Poi ho chiesto un incontro in Regione per trovare una soluzione che tuteli loro e non affondi noi. Va bene il piano di rientro di lunga durata, ma per noi 15 anni sono troppo pochi per restituire una cifra del genere. L’area industriale c’è, e quando verranno ceduti i lotti saremo ben felici di restituire i soldi alla Regione, ma finchè  restano invenduti rappresentano comunque un capitale in garanzia».

Borgosesia in tutti questi anni in cui l’area industriale di Plello non è decollata ha fatto la formichina e ha messo da parte una parte della somma da restituire alla Regione.

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