Lozzolo chiede garanzie sulla cava del Fornaccio

Lozzolo chiede garanzie sulla cava del Fornaccio. Nuova conferenza dei servizi per il progetto di nuova concessione mineraria da intitolare Fornaccio, un intervento che riguarderà i Comuni di Lozzolo, Roasio e Villa del Bosco. Il nuovo incontro è in programma il 20 giugno quando verranno analizzati tutti gli elaborati e la richiesta.

Lozzolo chiede garanzie sulla cava del Fornaccio

Il 14 aprile 2021 si era svolta la seconda Conferenza dei Servizi durante la quale l’amministrazione comunale lozzolese aveva nuovamente ribadito in modo perentorio la propria posizione, ossia che la concessione, come tutte le altre, sia rilasciata a patto che sia «a volume zero».  Nell’autunno del 2019 la ditta ha presentato il progetto di una nuova concessione mineraria, in sostituzione alla precedente. Tale progetto, denominato «Fornaccio II» prevede uno scavo di 418.000 mc di argilla, di cui 280.000 mc destinati alla vendita e 233.000 mc per il ripristino ambientale, con terre e rocce da scavo in ingresso dall’esterno.

Il sindaco interviene

«Già in sede della prima Conferenza dei Servizi, nel dicembre 2019, avevamo ribadito come Comune il concetto cardine: la coltivazione dei giacimenti minerari deve avvenire utilizzando solamente l’argilla e la terra presenti in loco, avendo a disposizione tutte le quantità necessarie utili allo scopo – aveva ricordato un anno fa il sindaco Roberto Sella -la richiesta di utilizzo di materiale dall’esterno per il ripristino ambientale è condizione tale per cui questa amministrazione non può proseguire alla valutazione del progetto, con opposizione totale al progetto stesso».

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Nel corso della seconda Conferenza dei servizi non vi è stata risposta alcuna agli interrogativi posti durante il primo incontro. La Regione Piemonte aveva fatto presente che, essendo l’ente decisore, valuterà il progetto nell’interesse della collettività.

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