Attualità
Manca il marciapiede in corso Garibaldi: appello a Gattinara
Manca il marciapiede in corso Garibaldi: l’interpellanza presentata dall’opposizione a Gattinara.
Manca il marciapiede
Un manufatto per i pedoni: un marciapiedi lungo corso Garibaldi, sul lato destro uscendo dal centro città, per agevolare il cammino dei pedoni. È, questa, una richiesta contenuta in un’interpellanza presentata dai consiglieri comunali di opposizione Mariella Goldin, Francesco Patriarca, Marco Barattino (gruppo “SìAmo Gattinara”) e Patrizio Petterino (“La svolta”). La proposta è stata discussa nell’ultimo consiglio comunale.
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Le segnalazioni
«Le nostre interpellanze derivano sempre da segnalazioni dei cittadini – premette Petterino – . In questo caso, al collega Marco Barattino era stato chiesto di far presente agli amministratori che chi transita per via delle Vigne o via Castellazzo e si immette su corso Garibaldi, per raggiungere i passaggi pedonali si trova a dover camminare sul ciglio della strada o tra l’erba. Da quella parte della via, infatti, i marciapiedi arrivano all’altezza del nuovo supermercato, ma poi non proseguono. Poiché negli ultimi tempi sono aumentati cittadini e i turisti che si recano a camminare sui sentieri collinari, raggiungibili dalle vie sopraccitate, riteniamo utile garantire al massimo la sicurezza dei pedoni».
La risposta
In quel tratto, la carreggiata è molto larga: ne sono state ricavate tre corsie, per agevolare la svolta dei veicoli, che si possono incanalare al centro della carreggiata senza impegnare le corsie di transito. Questo però implica che se un pedone deve passare all’altro lato della via, per raggiungere il marciapiede si trova in mezzo al traffico di tre corsie. «Il sindaco Maria Vittoria Casazza – precisa Petterino – ha giustamente ricordato che ci sono degli attraversamenti pedonali segnalati anche nelle ore notturne, ma nello stesso tempo ha riconosciuto che la richiesta di avere un marciapiede anche sull’altro lato è legittima, e ci ha assicurato che se ne sarebbe parlato e si sarebbe valutato la possibilità, anche economica di dar seguito a tale istanza».
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