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Manca una psicologa su due, neuropsichiatria a mezzo servizio

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Della situazione alla Casa della salute di Varallo ne ha parlato anche la candidata sindaco al Comune di Borgosesia Camilla Marone Bianco

Preoccupa la situazione della neuropsichiatria infantile della Casa della salute di Varallo, che fino a un anno fa poteva contare su una psichiatra e due psicologhe. Poi una è andata in pensione e presto anche l’altra terminerà il proprio percorso lavorativo. Difficile pensare che la psichiatra, la dottoressa Adriana Filippa, possa riuscire a fare tutto da sola. Al momento la psicologa in servizio è affiancata da una tirocinante e ci si chiede cosa succederà quando andrà in pensione. A farsi questa domanda è stata la scorsa settimana Camilla Marone Bianco nel corso dell’incontro pubblico in cui ha presentato la propria candidatura a sindaco per il Comune di Borgosesia.

«Quello della neuropsichiatria infantile è un ambito che conosco bene in quanto insegnante – spiega Marone Bianco -; il personale della struttura segue infatti tutti gli alunni, dalla materna alle superiori, che presentano handicap, ritardi mentali o disturbi nell’apprendimento. E’ un servizio indispensabile nel mondo della scuola, perchè completa il cerchio studenti-famiglie-insegnanti».

Al momento sembra che l’Asl di Vercelli abbia emanato un bando per l’assunzione di due psicologhe; si spera che almeno una possa andare in servizio a Varallo, ma non ci sono certezze, per il momento si tratta proprio solo di un auspicio. Negli ultimi anni il servizio ha già subìto delle riduzioni: «A inizio e fine anno scolastico – prosegue Marone Bianco – vengono organizzati dei gruppi di lavoro con presidi, insegnanti di sostegno, psichiatra o psicologo, educatore se necessario e famiglia dello studente che viene seguito. Purtroppo negli ultimi anni i gruppi di lavoro vengono organizzati solamente per i casi più gravi. E questo non per mancanza di professionalità da parte del personale che anzi posso garantire essere d’eccellenza, ma perchè le giornate sono per tutti di 24 ore, dappertutto non si può arrivare».

Oltre a collaborare con le scuole, il servizio si occupa infatti anche di abusi in famiglia, di affidi e adozioni, di tutela e integrazione dei minori con disabilità. «Lavoro nel mondo della scuola ormai da 17 anni – prosegue Marone Bianco – e mio malgrado ho visto che al servizio di neuropsichiatria infantile sono state tolte sempre più forze, non è possibile non essere preoccupati per quello che succederà».

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