Migranti, adesso a Trivero sono arrivate anche le donne

Quattro giovani sono andate a vivere in un alloggio del condominio Santa Maria di Ponzone

Anche il gruppetto di migranti donne è arrivato a Trivero nell’ambito del progetto di accoglienza Sprar. Si tratta di quattro profughe che sono andate a vivere in un alloggio del condominio Santa Maria di Ponzone. «Sono tutte ragazze giovanissime – ha spiegato in sede di consiglio comunale l’assessore Elisabetta Prederigo -. Devo dire che le persone arrivate si stanno impegnando davvero molto a seguire il processo di integrazione avviato proprio grazie al progetto Sprar. C’è chi ha un piccolo lavoro verso Biella, e inoltre frequentano i corsi di lingua. A Trivero si fermano solo per dormire, la loro attività è centrata soprattutto verso Biella. Purtroppo i trasporti non sono facili, soprattutto nel fine settimana». 

Completato anche l’appartamento nella palazzina Atc di Cereie. All’appello manca ancora la terza struttura, dopo che è “saltato” l’appartamento di Pratrivero: «I vincoli imposti dallo Sprar sono molto – ha osservato ancora l’assessore -. Stiamo cercando quindi una nuova sistemazione, non solo a Pratrivero ma in tutto il nostro territorio». Ma nel frattempo a Ponzone è anche stata “congelata” la proposta di apertura di un nuovo centro di accoglienza migranti Cas che si sarebbe aggiunto a quello presente in frazione Mazzucco. La richiesta non è stata accolta dalla prefettura, in quanto il Comune ha già attivato il piano Sprar che è entrato in funzione. Ed era una cosa grossa: in frazione si puntava ad aprire un centro di accoglienza straordinaria per una quarantina di richiedenti asilo. «La proposta non è stata accolta proprio perchè abbiamo attivato il progetto Sprar – ha spiegato in consiglio comunale il sindaco Mario Carli -. Sapevamo che qualcuno voleva aprire un nuovo centro di accoglienza e siamo riusciti a scongiurare questa eventualità»

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