Attualità
Pd Valsesia: è la Regione leghista che ferma il pronto soccorso
Pd Valsesia interviene sulla chiusura del pronto soccorso di Borgosesia.
Pd Valsesia e il pronto soccorso
Il Pd Valsesia interviene sulla questione del pronto soccorso di Borgosesia chiuso con un comunicato stampa: «Ben consci della estrema gravità del momento e convinti che per arginare il coronavirus sia necessario adottare misure emergenziali anche per quanto riguarda la rete ospedaliera , siamo sorpresi dalla decisione presa dalla Giunta Regionale del Piemonte che ordina alla Direttrice Generale della ASR di chiudere, tra gli altri, il Pronto Soccorso dell’ospedale di Borgosesia. Questa decisione priva la Valsesia di un presidio di prima accoglienza con evidente disagio per i cittadini, aggrava ulteriormente il morale delle persone già provate dalle restrizioni e dal timore di infettarsi, toglie alla Valsesia il punto di riferimento sanitario in caso di normale bisogno o di urgenza ordinaria. Sono quindi, come minimo, necessarie delle spiegazioni visto che presso il nostro ospedale è stato recentemente istituito un reparto COVID 19, nonchè un inequivocabile impegno regionale a trovare soluzioni alternative alla chiusura del Pronto soccorso di Borgosesia . Questa decisione ha assunto anche i contorni di un inopportuno risvolto politico. I rappresentanti politici locali che appartengono alla stessa coalizione che governa la Regione, invece di intervenire presso chi ha preso le decisioni per modificarle in favore dei bisogni del nostro territorio, se la prendono con l ‘ASL VC che dovrà entro tre giorni eseguire gli ordini dell’Assessore Regionale alla Sanita Icardi. Il 29 luglio scorso una folta delegazione leghista si è recata in visita all’ospedale di Borgosesia e, dopo una immancabile foto di gruppo, all’unisono l’on. Paolo Tiramani Sindaco di Borgosesia, il Consigliere Regionale Angelo Dago, il Presidente della Commissione Regionale della Sanità Alessandro Stecco e lo stesso Assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, hanno solennemente dichiarato: <<La Sanità Valsesiana non è più sola!. “ ; se non fossimo in presenza di una drammatica evenienza verrebbe da ironizzare su tale offerta di compagnia .In realtà questo è il momento della responsabilità e della unità di intenti. Ciascuno si assuma tali responsabilità sia a livello locale che regionale e nazionale. Chi,invece adotta il metodo dello “scaricabarile” non si dimostra all’altezza della straordinaria emergenza in cui si trova il nostro Paese».
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