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«Pensavo che il Comune volesse portare a casa i trofei»

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C’è delusione in casa Pro Vercelli dopo che i trofei banditi nello studio del dottor Gianni Ciliesa di Pray sono andati a un avvocato di Parma

C’è delusione in casa Pro Vercelli dopo che i trofei storici della vecchia Us Pro Vercelli, banditi nello studio del dottor Gianni Ciliesa di Pray, siano andati a un avvocato di Parma. Si sperava di riportare a casa le coppe e scudetti vinti da Piola e compagni e invece il Comune di Vercelli si è ritirato dall’asta molto prima che iniziasse la vera bagarre tra i dieci collezionisti presenti. L’asta è stata vinta dall’avvocato di Parma Stefano Delsignore. Al termine dell’asta il presidente Massimo Secondo della Pro Vercelli ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: «Apprendo ora che i cimeli della Pro sono andati a un collezionista di Parma per un corrispettivo di 17.000 euro. Il Comune di Vercelli si sarebbe inspiegabilmente ritirato dall’asta a quota 4.000 euro. Sono dispiaciuto e amareggiato perché pensavo che il Comune di Vercelli avesse veramente intenzione di riportare a casa i trofei che sono parte della storia sportiva della città.Le dichiarazioni pubbliche riportate da tutti i media erano in questo senso. Purtroppo le cose sono andate diversamente. In ogni caso ho immediatamente contattato il nuovo proprietario dei cimeli della Pro e ho fissato con lui un incontro la settimana prossima nella speranza sia possibile trovare una soluzione che consenta di riportare a Vercelli i trofei e i cimeli della nostra squadra».

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